Si parte venerdì 31 gennaio con la sindaca Funaro che lavorerà in un’azienda di sartoria. “Un giorno in bottega” è un progetto di Confartigianato Imprese Firenze. Vavolo: “È l’occasione per toccare con mano processi artigiani”. Vicini: “Botteghe raccontano l’anima di Firenze”.
Firenze – L’amministrazione comunale in bottega per imparare i processi di base dei mestieri artigiani e per avere una fotografia chiara dello stato di salute dell’artigianato fiorentino. È questo l’obiettivo del progetto “Un giorno in bottega” di Confartigianato Imprese Firenze, al via venerdì 31 gennaio. Si comincia, nel Quartiere 1, con un’impresa artigiana della sartoria. A inaugurare questo ciclo di attività è proprio la sindaca di Firenze, Sara Funaro, che si metterà all’opera da vera artigiana, lavorando alcune ore nella bottega di Liverano e Liverano. Negli incontri successivi ad andare “in bottega” saranno gli assessori della giunta e i presidenti dei quartieri, che proveranno uno dei vari mestieri, da quelli della tradizione fiorentina fino alle nuove professioni. “Un giorno in bottega” si sviluppa per tutto il 2025, con appuntamenti mensili che coinvolgono 17 imprese artigiane (sartoria, produzione profumi, gelateria, lavorazione bronzo, pasticceria, lavorazione legno, pelletteria, legatoria, parrucchiere, tatuatore, vetreria, liuteria, autofficina, mosaicista, libreria indipendente, idraulico, fabbro).
Secondo un dossier di Confartigianato, sono 306 le aziende di sartoria a Firenze, di cui 160 artigiane, con un’età media di attività stimata intorno ai 13 anni.
“È un momento importante perché la nuova giunta, che ringraziamo, potrà toccare con mano i processi produttivi – spiega la presidente di Confartigianato Imprese Firenze, Serena Vavolo – e la qualità del nostro artigianato diffuso. Toccare con mano, stare a contatto con le mani artigiane, lavorare fa la differenza”. “Pochi posti come le botteghe artigiane raccontano l’anima migliore e più profonda di Firenze – dice l’assessore allo Sviluppo economico e al Turismo Jacopo Vicini – sono i luoghi dove si crea e dove si tramandano i saperi, sono le fucine di idee, è in questi luoghi che il lavoro manuale e il pensiero si fondono in una materia unica. Le botteghe, soprattutto, sono gli ambienti in cui da secoli Firenze valorizza la creatività, dove i ‘maestri’ insegnano agli ‘allievi’ l’importanza di provare ad essere sempre un passo avanti. L’unica vera tradizione, nella nostra città, è l’attitudine ad avere sempre un pensiero innovativo, e la bottega è il simbolo dei luoghi in cui si trasmette. Un grazie a Confartigianato per questa bella e importante iniziativa”.
La prima impresa è Liverano e Liverano venerdì 31 gennaio ore 10.30. Per il mese di febbraio, inoltre, sono già calendarizzati due appuntamenti, ai quali parteciperanno l’Assessore Andrea Giorgio e il Presidente del Q5 Filippo Ferraro.