Nel nostro Paese, le forme di maltrattamento e trascuratezza infantile più diffuse non sono necessariamente o soltanto legate alla povertà economica delle famiglie, ma anche a situazioni familiari di fragilità educativa, emotiva e relazionale. Di fronte a questo scenario, Cesvi ha scelto di intervenire in Italia creando la rete “IoConto”, che si avvale di partnership importanti sul territorio nazionale, e avviando un programma nelle città di Bergamo, Roma/Rieti e Napoli con l’obiettivo di prevenire e contrastare i fenomeni di trascuratezza, maltrattamento e abuso ai danni di bambini e adolescenti.
La campagna #Libertutti – a cui si può contribuire con un sms da 2 euro o chiamata da rete fissa da 5 o 10 euro al 45535 dall’8 al 21 aprile – mira a sostenere concretamente le attività di questo programma: spazi d’ascolto per bambini e ragazzi, interventi specialistici per la cura del trauma, supporto ai genitori in condizioni di vulnerabilità, rafforzamento del ruolo della comunità e formazione di operatori specializzati.
Tra le varie forme di violenza, il maltrattamento e la trascuratezza stanno acquisendo una portata sempre più vasta. Secondo un report dell’OMS, circa 850 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni muoiono ogni anno in Europa a causa di forme di maltrattamento. La maggioranza dei casi di violenza e di abuso si verifica all’interno delle mura domestiche e alla base di questi fenomeni vi è spesso un adulto in difficoltà, inadeguato nel garantire cure fisiche, affettive, intellettive e sociali adeguate, condizionato dai propri problemi, da un disagio psichico o dall’insufficienza di risorse emotive. Le conseguenze sulla psiche del bambino sono tanto più gravi quanto più il bambino è piccolo e quanto più si protraggono nel tempo.
“Cesvi ha scelto di intervenire per la prevenzione e il contrasto di questo fenomeno allarmante con la creazione della rete ‘IoConto’, che metterà in collegamento diversi soggetti del territorio nazionale con il duplice obiettivo di rafforzare le risorse a disposizione di bambini e famiglie e favorire uno scambio di buone pratiche per impattare positivamente sull’ambiente e le comunità – dichiara Daniela Bernacchi, CEO Cesvi – “Per continuare il nostro lavoro con personale altamente qualificato, che ben conosce le realtà in cui opera, chiediamo il sostegno di tutti. Basta un sms o chiamata al 45535 per dare un aiuto concerto”.
Inoltre, per fare prevenzione tra gli adulti, Cesvi ha messo a punto il Decalogo #Liberitutti, in collaborazione con esperti, psicologi e psicoterapeuti specializzati. Uno strumento di prevenzione e informazione che propone, con un linguaggio semplice e chiaro, consigli pratici e spunti di riflessione alla portata di genitori ed educatori impegnati nel compito difficile di promuovere la crescita sana dei bambini.
#LIBERITUTTI, L’INTERVENTO CESVI SUL TERRITORIO
Sono tre i territori coinvolti nel programma di Cesvi: Bergamo e provincia, Napoli (VII municipalità) e l’Unione dei Comuni della Bassa Sabina con un coordinamento tra Roma e Rieti. I partner locali sono rispettivamente il Consorzio Fa, la cooperativa Il Grillo Parlante e l’Associazione Bambini nel Tempo. Le attività prevedono:
Spazi d’ascolto per bambini e adolescenti in condizione di vulnerabilità: spazi per la condivisione di emozioni, esperienze e vissuti. Scambi positivi che aumentano la capacità di auto-protezione del bambino e aiutano l’operatore a identificare i rischi di maltrattamento e i casi non emersi.
Interventi specialistici per la cura del trauma: percorsi di supporto psico-terapeutico finalizzati a ridurre i danni psicologici ed emotivi nei bambini e negli adolescenti che sono stati vittime di violenza.
Supporto ai genitori: percorsi che guidano i genitori nella comprensione degli stadi di sviluppo del bambino, insegnano modalità educative positive e non violente, e trasmettono strumenti pratici per la corretta gestione della relazione genitore-figlio.
Formazione di professionisti per rafforzare le competenze degli operatori degli ambiti famiglia e minorenni nell’individuare e rispondere in modo efficace ai casi di maltrattamento.
Rafforzamento del ruolo protettivo della comunità: l’ambiente che circonda le famiglie svolge un ruolo fondamentale nel contrasto al maltrattamento infantile. Le attività di sensibilizzazione favoriscono il dialogo sociale sui diritti dell’infanzia e sulla prevenzione della violenza.