ALL Festival: Paesaggi, visioni e popoli in cammino

L’ALL Festival si chiude giovedì 19 dicembre a Lampedusa con il fotografo Pino Ninfa che presenta in anteprima il progetto multimediale di musica e fotografia “Popoli, culture, migrazioni” e l’artista e autore di cortometraggi di animazione Gianfrancesco Iacono che mostra il cortometraggio di animazione realizzato ad hoc per il festival.

 L’ALL Festival è l’evento di avvicinamento ad Agrigento Capitale italiana della cultura 2025 promosso dalla Soprintendenza beni culturali e ambientali di Agrigento e dal Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi con il Comune di Agrigento, organizzato dal RAM film festival, da 35 edizioni a Rovereto, in provincia di Trento, il più longevo festival italiano dedicato ai documentari di archeologia e patrimonio culturale materiale e immateriale, che porta la storia nella società contemporanea.

Tre le città coinvolte – Agrigento, Licata e Lampedusa – che creano l’acronimo ALL e ospitano dal 16 al 19 dicembre 2024 proiezioni, performance artistiche, conferenze-spettacolo, incontri e aperitivi d’autore sul tema delle migrazioni. Tra memoria, patrimonio e attualità, il cinema è al centro della manifestazione con lo sguardo rivolto alle migrazioni dettate dalle economie, dalle guerre, dai cambiamenti climatici e ambientali e dai popoli in movimento che, ieri come oggi, hanno cambiato, influenzato o miscelato culture, tradizioni, architetture, espressioni artistiche.

Giovedì 19 dicembre l’ALL Festival è in programma a Lampedusa nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Ettore Majorana (via Grecale).

Gli ospiti: Il fotografo Pino Ninfa, con Marco Colonna e Umberto Petrin, presenta in anteprima il progetto multimediale di musica e fotografia “Popoli, culture, migrazioni”: un viaggio fra passato e presente, suoni e visioni, che porterà a incontrare varie realtà in diverse parti del mondo. Dalla terra d’origine alle città dove ognuno ha costruito una nuova vita, la performance aiuta a preservare storie e identità nell’insensatezza di un tempo che consuma e distrugge ricordi e territori.

Anche il cortometraggio d’animazione “Thalassa” di Gianfrancesco Iacono è stato realizzato ad hoc per il festival e propone una rilettura dell’Odissea. Odisseo, viaggiatore incantato ed eterno, naufraga su di una terra ignota. Ad accoglierlo è Nausicaa, candida adolescente ispirata da Atena. Così, l’immortale poema di Omero e la forza universale del mito, incarnata nell’immagine del mare siculo e lampedusano, divengono cassa di risonanza delle sfide di oggi: i movimenti dei popoli, le pene e le speranze del singolo individuo immerso nel flusso inarrestabile della storia.

I film in programma (ore 17.30-19.30): “Terra dei padri” (Italia, 2021, 12’) di Francesco Di Gioia riporta agli anni ‘10 del XX secolo. Un viaggio via mare e via terra è scandito da versi in rima alternata. Queste sono le poesie di Fadil Hasin Ash-Shalmani che aggiungono un tassello a un fatto storico poco documentato: la deportazione di numerosi civili nei primi anni di occupazione italiana in Libia. Interamente realizzato con materiale d’archivio, il cortometraggio segue le esperienze e i ricordi del poeta sovvertendo la funzione propagandistica originale delle immagini.

“Antica Trasversale Sicula – Il cammino della dea madre” (Italia, 2021, 79’) di Francesco Bocchieri è un viaggio attraverso la Siciliaseguendo il percorso dell’Antica Trasversale Sicula, uno dei cammini più antichi d’Italia, principale via di contatto tra i popoli greci, siculi, sicani e punici che, fra pace e conflitti, migliaia di anni fa hanno abitato l’isola. Oggi si snoda per 650 km tra 8 province, 57 comuni e comunità, 6 parchi archeologici, 47 siti storico-archeologici, 1 Parco, 7 riserve naturali, musei, centri storici e insediamenti rurali tradizionali.

“Joss Lotuses to Grandma I Fior di loto di carta per la nonna” (Stati Uniti, 2022, 6’) di Stefie Gan è il corto animato che racconta la storia di una ragazza che ritorna in Malesia dopo la morte di sua nonna per esplorare il loro legame, il biculturalismo degli immigrati e i riti culturali che si conservano e che possono aiutare a guarire dal dolore della separazione e della perdita.

 

Tutte le proiezioni e gli appuntamenti sono a ingresso gratuito