AMBIENTE: 2022, UN ANNO BOLLENTE!

“Tra il 2011 e il 2020, la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di 1,1°C rispetto alla temperatura media della fine del XIX secolo (prima della rivoluzione industriale) e risulta più calda di qualsiasi altro periodo degli ultimi 100.000 anni”. Lo dice la massima autorità scientifica in materia di clima, l’IPCC, nel sommario del rapporto del Working group 1 per l’Assesment Report 6.

In Italia il 2022 è stato l’anno più caldo mai registrato, con una temperatura di oltre un grado (1,06) superiore alla media storica e in cui le precipitazioni atmosferiche sono diminuite del 30% rispetto al periodo 1991-2020, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno. In Italia la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine dopo il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020. Prendiamo il caso della Liguria: la stazione dell’Aeronautica Militare di Genova Sestri Ponente, utilizzata come modello per il confronto dei dati storici, ha registrato una temperatura media annua di 17.7 gradi: questo valore indica il 2022 come l’anno piu’ caldo dal 1963 (record in provincia di La Spezia dove il 18 luglio sono stati registrati 39,4°).

2022: anno di caldo record in Italia, leggi il post di climalteranti.it >>

E gennaio sta confermando questi trend, con minime di 10 gradi e massime oltre i 20: il clima del nostro Paese sembra quello dell’Egitto in inverno, con valori notturni di circa 9 gradi più alti della media. Il caldo anomalo sta mettendo in crisi l’agricoltura, con molte produzioni che, ingannate dal clima, si stanno predisponendo alla ripresa vegetativa, con i rischi connessi al probabile arrivo del freddo e del maltempo. In Sicilia, con temperature che hanno toccato i 20 gradi, sono fioriti i limoni con grande anticipo rispetto alla primavera, mentre lo stesso accade per le mimose, simbolo della Festa della donna dell’8 marzo. Mentre i nostri laghi fanno registrare livelli largamente inferiori rispetto alle medie storiche.

“I Governi a oggi sono come dei condomini che, mentre il palazzo brucia, lo osservano parlando di quote condominiali – denuncia il WWF – : la crisi climatica deve essere la priorità, solo affrontandola davvero, fermandone la progressione, tutto il resto ha un senso. I governi devono raddoppiare gli sforzi per ridurre le emissioni e intraprendere la necessaria azione di trasformazione per mantenere il riscaldamento al di sotto di 1,5°C. Il vertice COP28 del prossimo anno deve essere la COP della credibilità climatica”.