“Le parole del Ministro della salute Orazio Schillaci al termine dell’incontro con i Presidenti delle Regioni appaiono largamente condivisibili, perché denotano conoscenza delle criticità che affliggono il nostro SSN insieme alla consapevolezza dei rischi cui sta andando incontro. Ma siamo ancora nel campo delle parole, a una diagnosi cui non seguono terapie appropriate”. È il commento del Segretario Nazionale Anaao Assomed, Pierino Di Silverio.
“Siamo ancora a parlare genericamente di carenza di medici, senza entrare nel merito di problematiche relative non solo a numeri, ma alla attrattività di un lavoro nel pubblico che ha perso molti degli antichi vantaggi. Perciò non basteranno i circa 2000 posti in più per l’accesso alla Facoltà di Medicina, che tra l’altro rischiano di essere un boomerang allorquando saranno pronti per entrare nel sistema, ma occorrono interventi sulle retribuzioni e sulla normativa, sulla struttura dei contratti di lavoro e sulla loro tempistica, sulla governance delle aziende sanitarie e sul ruolo dei professionisti al suo interno”.
Anaao Assomed chiede che, finalmente, alle buone intenzioni seguano azioni concrete sugli investimenti nel SSN, sul ripiano dei debiti Covid, sull’urgenza di un Patto della Salute su basi nuove.
“La costituzione di un tavolo tecnico che comprenda le Regioni e il MEF è urgente e necessaria ma altrettanto lo è il confronto con le parti sociali rappresentative della dirigenza del SSN, cui è affidata l’erogazione delle cure nel nostro Paese”.
“Siamo convinti – conclude Di Silverio – che le sensibilità politiche, nella difficile congiuntura che viviamo, debbano incontrare le sensibilità sociali. Perché solo con un lavoro condiviso, al di fuori di visioni ideologiche, potremo salvare il SSN e i suoi principi fondanti quali universalismo, equità e gratuità”.