CATANIA – Uno strumento multimediale operativo e informativo a supporto delle aziende, ma anche degli stessi operatori Inps. A partire dal prossimo 2 maggio la domanda di integrazione salariale ordinaria (CIGO), da parte di datori di lavoro e intermediari, dovrà essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma “OMNIA IS”, che velocizzerà i tempi di presentazione. Così, per non farsi trovare impreparati, è stato organizzato dalle sezioni etnee di Ance, Inps e Ordine dei Consulenti del Lavoro il convegno svoltosi stamattina – 23 aprile – “I nuovi servizi informatici Inps: Cigo piattaforma Omnia Is. Le novità in materia di appalti nel decreto Pnrr (dl 19/2024)”.
Nella sede catanese dell’associazione dei costruttori edili sono intervenuti il vice presidente di Ance Catania Giuseppe Costantino, insieme a lui Saverio Giunta (direttore provinciale INPS Catania) e Giovanni Greco (presidente Ordine Consulenti del Lavoro di Catania). Da remoto il vice presidente nazionale Relazioni Industriali Carlo Trestini che, nel portare i saluti ha espresso la posizione di ANCE sulla patente a crediti e sull’importanza della qualificazione delle imprese che lavorano in cantiere: «Positiva e coerente con le finalità della norma, l’esclusione dell’obbligo di patente a punti delle imprese in possesso dell’attestazione SOA e gli emendamenti in tal senso presentati», ha detto Trestini.
«Abbiamo organizzato questo evento per presentare la nuova piattaforma sviluppata dall’INPS grazie ai fondi del PNRR – ha affermato Giuseppe Costantino vice presidente di Ance Catania – Questa sarà l’unica utilizzabile per presentare le domande di Cassa Integrazione. I dirigenti e i funzionari Inps ne hanno spiegato il funzionamento in maniera pratica: l’obiettivo è evitare che il sistema si blocchi, vogliamo facilitare l’inserimento dei dati e nello stesso tempo l’attività dei consulenti del lavoro, dei datori di lavoro e dei funzionari Inps». «La nuova piattaforma OMNIA IS è stata strutturata dall’Istituto per agevolare il rapporto tra i consulenti del lavoro che rappresentano le aziende e l’Inps – ha affermato Saverio Giunta direttore provinciale INPS Catania – Il vantaggio è per entrambe le parti, poiché la piattaforma consente un contatto più immediato, considerata la sua bifaccialità. Le aziende in qualunque momento, durante la fase dell’istruttoria, possono così vedere lo stato della pratica e verificare se necessita di integrazione documentale o di altri chiarimenti, accorciando le tempistiche».
Sono state Selenia Saragozza (INPS, Funzionario Istruttore – Auditor in materia di integrazioni salariali) e Miriam Caravello (INPS, Funzionario Istruttore – Consulente di Protezione sociale) a spiegare “L’istruttoria delle domande di cassa integrazione alla luce dell’avvio della procedura Omnia IS”. Nel corso dell’incontro si è discusso anche di temi in materia di lavoro nella gestione dell’appalto alla luce delle novità del Decreto PNRR, quali la somministrazione fraudolenta e distacco, patente a crediti, certificato di congruità, anche in vista delle previste modifiche in sede di conversione. La sessione di interventi si è chiusa con il dibattito sul “Nuovo sistema di qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi (patente a crediti)” e del “Rafforzamento del sistema di salvaguardia delle imprese virtuose con l’iscrizione nella lista di conformità INL e degli obblighi in capo al committente sia pubblico che privato della verifica di congruità al saldo finale. «Nell’ottica di un ammortizzatore sociale unico si vanno ad unificare anche le procedure in ottica di semplificazione – ha dichiarato Giovanni Greco, presidente Ordine Consulenti del Lavoro di Catania – si è discusso anche di un tema importante come l’inasprimento delle ipotesi sanzionatorie del decreto PNRR, che a breve verrà convertito in legge. Questo va a punire in maniera più aspra i fenomeni interpositori illeciti: appalto illecito, somministrazione fraudolenta, abusiva e irregolare. Riflessioni sono state svolte anche sul nuovo reato di intermediazione e sfruttamento del lavoro, previsto dall’art. 603 bis del codice penale.