Si è conclusa ad Ancona la seconda fase dell’indagine sui green pass rilasciati in seguito a finte vaccinazioni, che lo scorso 10 gennaio aveva già portato all’esecuzione di 50 misure cautelari.
I poliziotti della Squadra mobile hanno continuato a indagare, acquisendo ulteriori fatti che hanno consentito al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona di emettere ulteriori 35 provvedimenti cautelari nei confronti di persone indagate per reati di corruzione, falso ideologico, peculato, continuati e in concorso, finalizzati a ottenere, a pagamento, l’indebito rilascio delle certificazioni verdi, attraverso la finta inoculazione del vaccino, messa in atto dal principale indagato, un infermiere di Ancona, attualmente in carcere.
Alcuni di questi nuovi provvedimenti cautelari sono stati emessi nei confronti di persone già coinvolte nella prima parte dell’indagine, confermando i cinque arresti domiciliari precedentemente emessi, che si vanno a sommare ad altri due provvedimenti analoghi emessi nei confronti di altrettante persone.
Le altre 28 sono le misure cautelari dell’obbligo di dimora e di presentazione alla polizia giudiziaria con divieto di uscire di casa nella fascia oraria 21-06.
La Procura della Repubblica di Ancona ha disposto anche il sequestro digitale di tutti i green pass degli indagati, impedendo così l’utilizzo delle certificazioni indebitamente ottenute.