ANNALISA CORRADO: IN SICILIA PERSI 338 MILIONI PER FRONTEGGIARE LA CRISI IDRICA

“La Sicilia, già vessata in questi mesi dalla crisi idrica peggiore che la storia recente abbia conosciuto, è vittima dell’ennesimo disastro amministrativo: oltre al danno concreto provocato dalla crisi, anche la beffa di vedersi sottratti altri 338 milioni di euro di finanziamenti che l’isola ha perso a causa della totale incapacità dei governi regionali di Musumeci prima e di Schifani poi”, dichiara Annalisa Corrado, Resp. Conversione Ecologica nel PD ed europarlamentare S&D.
La Sicilia vede oggi le amministrazioni di cinque comuni dell’ennese protestare contro la gestione della crisi e degli impianti: i sindaci dei Comuni di Nicosia, Troina, Cerami, Gagliano Castelferrato e Sperlinga hanno infatti occupato la diga Ancipa, interrompendone il ramo idrico che serve Caltanissetta in protesta con la decisione della Cabina di regia regionale di ripristinare la fornitura al Nisseno dopo le – disattese – promesse di interromperla per garantire l’approvvigionamento ai 26mila abitanti altrimenti privi di pozzi o sorgenti cui rifornirsi.
La perdita dei fondi di sviluppo e coesione, stanziati per finanziare l’apposito piano e assegnati alla Regione e alle Città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, è un colpo durissimo per l’adeguamento delle infrastrutture dell’isola. Una parte importante di quei fondi servivano per migliorare la rete idrica e la capacità delle dighe di invasare acqua: se perdere soldi, da parte di un’amministrazione, è sempre un fatto gravissimo, perderli per inadempienze amministrative legate al mancato rispetto di un termine nel pieno di una crisi senza precedenti è sintomo di gravissima incapacità”, aggiunge.
“Si tratta di una cifra record. Quel fondo serve per accorciare i divari territoriali ed è riservato per l’80% alle regioni del mezzogiorno. Il Governo di Regione Sicilia non ha aggiudicato lavori dopo aver ricevuto l’ok ai finanziamenti: l’aggiudicazione entro il termine previsto dalla legge, cioè la conclusione di obblighi giuridicamente vincolanti, è condizione essenziale per ricevere concretamente il finanziamento che altrimenti viene revocato.
Il governo Schifani si pone in perfetta continuità con il governo Musumeci che, ricordiamolo, è riuscito a farsi bocciare 31 progetti su 31, perdendo preziosissime risorse del PNRR per il potenziamento dell’infrastruttura idrica“.