Antitrust sanziona Meta. L’inutilità del provvedimento

Antitrust ha sanzionato Meta (Facebook e Instagram) per pratica commerciale scorretta (1). 3.5 milioni che, al momento avrebbero indotto il colosso dei social a smettere di usare commercialmente i dati dei suoi iscritti e di non informare adeguatamente sulle sospensioni in caso di blocco dell’account.

“Antitrust è vivo e lotta insieme a noi”? Che, in cambio di un po’ di socializzazione e scambio di informazioni, abbiamo venduto i nostri dati a questo social… un po’ come – versione di alcuni secoli fa, ma non più di tanto – “vendere l’anima al diavolo”. Con l’aggravante che non è stato un patto tra consenzienti ma una sottrazione indebita e un abuso della fiducia degli utenti.

Sottrazione per la quale Zuckerberg dovrà sborsare 3,5 milioni, come se noi comuni mortali, per aver violato i limiti di velocità ed essere stati cuccati da un autovelox, dovessimo pagare 1 centesimo di euro.

E, infatti, è proprio qui il problema. Le sanzioni dovrebbero svolgere una funzione deterrente. Cosa che nel nostro caso non avviene, visto che manca la proporzionalità della sanzione rispetto a chi ha commesso l’illecito.

Quando e se questa inutilità del provvedimento non verrà assimilata dal  nostro legislatore (responsabile degli importi delle sanzioni), sanzioni come quella odierna continueranno ad essere l’alibi di un giustiziere senza armi, Antitrust.

1 – https://www.aduc.it/notizia/facebook+instagram+sanzionati+antitrust_140272.php

 

Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc