Con la stagione estiva torna puntuale il problema incendi. In Sicilia ingenti ettari di territorio sono andati perduti a causa delle fiamme che negli ultimi giorni hanno raggiunto boschi e sterpaglie.
Le province più colpite sono Catania e Palermo. Nel capoluogo gli abitanti e i turisti hanno dovuto fare i conti con una grossa pioggia di cenere perché intorno quasi tutte le montagne bruciano.
E se Musumeci è subito partito alla carica contro i piromani, per i quali invoca il carcere a vita, c’è chi punta il dito contro la sua giunta. Per gli indipendentisti di Antudo, infatti, la cura del territorio e la gestione degli incendi dovrebbe passare innanzitutto dalla prevenzione.
“La Regione continua a farsi trovare impreparata di fronte all’emergenza incendi. Bruciano intere montagne, boschi, riserve naturali; le fiamme spesso raggiungono i centri abitati costringendo la popolazione ad abbandonare le case; i danni ecologici, alla flora e alla fauna sono inestimabili. Succede ogni anno; eppure, la giunta Musumeci non è ancora stata in grado di presentare una programmazione che agisca sulla prevenzione” – afferma Giovanni Siragusa di Antudo Palermo.
“Prevenire si può”. È questo l’appello rivolto alle istituzioni ormai da anni. Come?
“Bisognerebbe innanzitutto intervenire sul comparto forestali con una riforma che faccia passare i lavoratori a tempo indeterminato per garantire una copertura del servizio di cura del territorio e prevenzione degli incendi tutto l’anno e non solo in alcuni mesi. Serve un adeguato controllo del territorio e il presidio attivo delle aree sensibili” – continua Siragusa.
“Il vero problema è che continua a non esserci una politica pianificata. Probabilmente perché la protezione dei nostri boschi non porta voti” – conclude.