Milano – Prendiamo atto con soddisfazione che la Direzione Welfare di Regione Lombardia abbia dichiarato la propria disponibilità alla rimodulazione del budget per il mantenimento della gratuità dell’attività di certificazione dell’idoneità sportiva agonistica per minori e disabili.
Riteniamo necessari alcuni chiarimenti rispetto alla nota secondo la quale Cerba Healthcare non avrebbe partecipato ad un bando pubblicato da ATS Milano nel mese di Maggio:
1. La prestazione sanitaria erogata ai fini della certificazione è obbligatoria sicché è del tutto inutile che Regione sottoponga a limitazioni di budget tale attività. Se tutti i tesserati devono essere sottoposti a visita per poter praticare sport, non esiste modo alcuno per contenere la spesa. Tutti vanno visitati ed è necessario che questa attività di prevenzione non blocchi l’attività sportiva degli atleti.
2. I bandi pubblicati nel 2022 da ATS Milano nel mese di Maggio avevano ad oggetto le prestazioni necessarie per abbattere i tempi di attesa. Nel mese di Maggio in Cerba non esistevano tempi di attesa poiché essi si manifestano nei mesi di settembre, ottobre e novembre, mesi nei quali si riscontra una espansione della domanda per l’avvio di una nuova stagione sportiva. Sarebbe stato azzardato e non basato sui fatti da parte di Cerba partecipare ad un bando pubblicato in Maggio anche perché il budget relativo all’anno in corso venne comunicato solo il successivo 23 giugno. Cerba non aveva alcun elemento per manifestare l’inadeguatezza di un budget che a Maggio non poteva conoscere e sulla base di una richiesta di prestazioni che non aveva ancora riscontrato.
3. Nel 2021 ATS Milano pubblicò un bando al termine del mese di settembre a cui Cerba HealthCare rispose in data 4 ottobre, rappresentando la propria disponibilità ad erogare prestazioni aggiuntive per far fronte alla richiesta e abbattere i tempi di attesa che, in quella fase dell’anno, avevano superato le 4 settimane (tempistica incompatibile con la regolare prosecuzione dell’attività sportiva). ATS rispose affermativamente il successivo 15 ottobre disponendo la firma di un accordo integrativo.
Quest’anno Cerba, in pari data, ha reso noto ad ATS Milano di aver ultimato le risorse a disposizione ricevendo però risposta negativa in ordine alla possibilità di una rimodulazione del budget. Da qui l’allarme lanciato dalla struttura.
4. Infine, come abbiamo osservato, l’erosione di budget è dipesa dalle prestazioni ulteriori richieste (e sempre obbligatorie) per gli atleti che abbiano contratto il Covid-19. Regione Lombardia, con apposita circolare aveva introdotto il logico principio secondo cui “tali prestazioni saranno oggetto di rendicontazione nel flusso 28SAN e rientreranno tra quelle oggetto di contratto. Allo stato attuale non si prevedono incrementi di budget, confermando che l’andamento dell’attività ed eventuali criticità locali, saranno oggetto di specifico monitoraggio in corso d’anno.”
Cerba HealthCare non ha fatto altro che erogare il servizio secondo buona fede mettendosi interamente a disposizione di Regione, di ATS e di tutti gli atleti lombardi: ora richiede semplicemente di non essere abbandonata dalle istituzioni con cui ha sempre collaborato.