APPELLO AI VIGILI DEL FUOCO: EVERYONE GROUP E IL COMITATO “PESARO NO GNL” CHIEDONO UNA VALUTAZIONE RIGOROSA SULLA SICUREZZA DELL’IMPIANTO

EveryOne Group e alcuni cittadini del comitato “Pesaro NO GNL” hanno trasmesso un appello urgente al Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Pesaro affinché venga esaminata con la massima attenzione la sicurezza dell’impianto di liquefazione del gas naturale (GNL) previsto nel quartiere Tombaccia. L’analisi del corpo dei Vigili del fuoco è fondamentale e non è stata ancora acquisita dal Ministero dell’Ambiente. La società civile pesarese è decisamente e negativamente sorpresa dal fatto che la VIA sia comunque stata concessa in assenza di una valutazione così significativa.

L’appello evidenzia gravi criticità legate al sito scelto per l’impianto, situato in un’area a massimo rischio idrogeologico e sismico, con depositi di GNL e prodotti petroliferi, condotte del gas e un continuo traffico di autocisterne. La vicinanza dell’impianto al centro abitato, a scuole e ospedali pone interrogativi sulla praticabilità reale di un’operazione di soccorso in caso di incidente rilevante, specialmente in scenari di alluvione o terremoto.

L’appello richiama il Piano di Assetto Idrogeologico della Regione Marche, che classifica il quartiere Tombaccia come zona ad alto rischio alluvionale, e il D.M. 14 gennaio 2008 sulle Norme tecniche per le costruzioni, che identifica Pesaro in zona sismica. La Direttiva Seveso III (2012/18/UE, recepita con il D.Lgs. 105/2015) stabilisce che gli impianti a rischio di incidente rilevante devono essere collocati in aree adeguate, ma il sito individuato non sembra rispondere a questi criteri.

La casistica internazionale dimostra i pericoli associati agli impianti di liquefazione del metano in contesti simili. L’incidente di Cleveland (1944) provocò 131 morti e la distruzione di quattro isolati cittadini, mentre l’esplosione di Skikda (2004, Algeria) causò 27 morti e 74 feriti, con danni strutturali devastanti.

“I Vigili del fuoco hanno il compito di garantire interventi tempestivi ed efficaci in situazioni di emergenza, ma in un contesto come quello di Pesaro, un incidente rilevante potrebbe risultare incontrollabile,” afferma Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group e firmatario dell’appello. “Non possiamo ignorare il Principio di Precauzione previsto dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea: quando un’attività industriale presenta rischi significativi per la salute e la sicurezza pubblica, non deve essere autorizzata senza garanzie assolute”.

L’iniziativa non si fermerà qui. Nei prossimi giorni verranno trasmessi altri appelli mirati a tecnici e istituzioni coinvolti nel progetto, affinché ogni valutazione venga condotta nel rispetto delle normative. Particolare attenzione sarà posta sulle responsabilità legali dei tecnici che rilasciassero pareri favorevoli in contrasto con la legge.

“Sensibilizzare i tecnici è una fase fondamentale,” continua Malini. “Poi sarà essenziale lavorare accanto alla buona politica, alla società civile, sempre dialogando con le istituzioni. Avvieremo un colloquio con la Commissione Europea e stiamo cercando un esperto che firmi una perizia tecnica sui reali pericoli dell’impianto in quella località. Serve un’analisi indipendente e rigorosa per impedire che una decisione errata metta a rischio migliaia di persone”.

EveryOne Group e il comitato “Pesaro NO GNL” auspicano che il Comando Provinciale dei Vigili del fuoco fornisca al Governo una valutazione chiara e dettagliata sull’effettiva sicurezza dell’impianto e sulle reali possibilità di intervento in caso di emergenza.