CATANIA – Sono 2.132 gli iscritti all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Catania, un numero in continua evoluzione e influenzato anche dai nuovi e giovani iscritti.
È a loro che l’Ordine ha aperto le porte della propria sede, in Largo Paisiello 5 a Catania, in un pomeriggio dove hanno avuto modo di entrare in contatto con i professionisti più navigati e di conoscere la composizione e i le funzioni dell’Ordine, della Fondazione, del Consiglio di Disciplina e di Inarcassa.
«Siamo felici di poter accogliere i nostri iscritti in una sede che, oggi, assume un aspetto “magico”, grazie al fantastico lavoro del CoGA – commenta la presidente f.f. dell’Ordine Veronica Leone – un incontro conoscitivo utile per entrare in contatto con quello che sono i nostri compiti e doveri nei confronti degli iscritti, delle istituzioni e della collettività». All’interno della sala conferenze, tra musica e luci da atmosfera, in risalto alcuni punti chiave della comunità degli Architetti e i quesiti più frequenti per chi si approccia alla professione. «Aver messo in luce i pensieri e le emozioni vissute nel percorso di crescita e abilitazione rappresenta un grande spunto di riflessione per tutti noi – dichiara la presidente della Fondazione Eleonora Bonanno – Un momento atteso dell’anno, così come la Festa dell’Architetto, per non dimenticare la nostra missione, ovvero di operare per accrescere la cultura e la domanda di Architettura di qualità, fondamentale nella vita della nostra società».
A raccontare e trasmettere i valori dell’Ordine due ex presidenti: Giuseppe Scannella e Alessandro Amaro. Interventi che sottolineano la poliedricità della figura dell’architetto – che per mestiere deve essere anche burocrate, sociologo e umanista – e i compiti dell’Ordine- quali formazione e aggiornamento – che discendono dalla legge e trovano la prima regolamentazione nella legge del 1923. A fianco a loro anche il delegato Inarcassa Maurizio Mannanici, che ha illustrato alcuni aspetti legati alla cassa di previdenza di categoria.
Spazio, quindi, all’anima dell’incontro, ovvero il quiz/dibattito di “Flussi di pensieri”, progetto del Coordinamento Giovani Architetti. «Un mezzo per cercare risposte a tutte le domande e dubbi dei neo iscritti, per far chiarezza e orientarsi nel mondo del lavoro», spiega la delegata al CoGA dell’Ordine Martina Arena. Diverse le persone in sala coinvolte per rispondere ai quesiti, tra i quali quelli legati allo svolgimento della professione o inerenti all’adeguata o meno formazione universitaria. Giovani e non hanno espresso le loro opinioni e pensieri, in una giornata che ha trovato la sua conclusione in un momento conviviale.