La Lega Italiana Contro l’Epilessia (LICE), la più importante Società Scientifica italiana che si occupa di tutti gli aspetti clinici e socio-assistenziali correlati alle Epilessie, facendo riferimento all’intervista a Mariangela D’Abbraccio, pubblicata su Corriere.it, nella sezione Spettacoli, in data 13 febbraio 2024 dal titolo “Mariangela D’Abbraccio: “A teatro affronto l’epilessia, simile alla mia malattia”, a firma di Emilia Costantini, intende stigmatizzare alcune frasi riportate nell’articolo perché riconducono ad una visione dell’Epilessia completamente distorta; i termini utilizzati, assolutamente inappropriati, stanno generando reazioni preoccupate nella comunità delle Persone con Epilessia, che lottano quotidianamente contro lo stigma sociale che tale patologia comporta.
La LICE ha, pertanto, richiesto una rettifica con l’inserimento di un link a LICE, per coloro che volessero approfondire il tema Epilessia.
Evidenziamo qui alcuni stralci dell’intervista a Mariangela D’Abbraccio:
- “Avevo 5-6 anni, fui colpita dal “piccolo male” che, se non curato in tempo, sfocia nell’epilessia”. Affermazione falsa e priva di alcun fondamento;
- “Bombardata da psicofarmaci potenti e molto altro, ma mi sono salvata”. I farmaci anticrisi non sono psicofarmaci e le Persone non vengono bombardate, ma la cura viene adattata all’età e al genere dei pazienti;
- “Soffro ancora di mal di testa e poi non posso bere alcolici, non posso stare al sole e ovviamente ogni sei mesi faccio i necessari controlli”. Il mal di testa non ha relazione con l’Epilessia, non è vero che non si possano assumere alcolici e nei casi di un “Piccolo male” (definizione desueta e non più utilizzata) in cui l’epilessia si risolve con l‘età, non sono necessari controlli a così lungo termine.