Ancora una volta, Conte e il suo governo non hanno ascoltato in alcun modo le istanze avanzate dalle regioni italiane, che avevano suggerito misure che non fossero penalizzanti per le categorie produttive e che, responsabilmente, proprio come ha fatto nelle scorse ore la Sicilia, avevano adottato limitazioni e provvedimenti di contenimento dei contagi, senza infierire su coloro che hanno subito in questi mesi perdite economiche senza precedenti e che per ripartire avevano adottato tutte le misure di sicurezza richieste dai protocolli sanitari.
Penalizzare il mondo della cultura (con la sospensione degli eventi teatrali, musicali e cinematografici), della ristorazione e dello sport (con la chiusura di piscine e palestre) vuol dire non conoscere il Paese reale e non avere riguardo dei milioni di Italiani che si ritrovano adesso dinanzi a un futuro sempre più incerto.
Lo ha sottolineato l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà (Lega), con un lungo post pubblicato oggi sulla sua pagina Facebook.