Roma – “Bisogna individuare una soluzione definitiva che salvi i Tribunali minori perché, anche seconsiderati tali, sono comunque presidi di giustizia sul territorio, che svolgono una funzione irrinunciabile di servizio ai cittadini e che hanno un ruolo fondamentale anche nel contrasto delle infiltrazioni malavitose”.
Lo ribadisce il segretario generale dell’Associazione Nazionale Forense, Giampaolo Di Marco, alla luce della risposta del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a un question time ieri alla Camera sulla geografia giudiziaria. Un tema, questo, che Di Marco, abruzzese, conosce bene perché proprio in Abruzzo si rischia la chiusura di quattro tribunali degli otto presenti. Ma la questione investe numerosi territori. “Sopprimere un tribunale- incalza il segretario generale Anf parlando con la Dire- equivale a un impoverimento generalizzato del territorio”. Del resto, per Di Marco è anche discutibile che la riforma Severino del 2012, l’ultima in tema di geografia giudiziaria, abbia prodotto quei risultati di efficientamento e risparmio sperati.
“La giustizia è un servizio essenziale, che deve essere garantito in prossimità, ma con la consapevolezza della sua delicatezza e importanza”, avverte. Dunque “si rimetta mano alla geografia giudiziaria e si riaprano i tribunali chiusi inopinatamente, intervenendo di pari passo sulle piante organiche”. Potrà sembrare “una soluzione meno creativa, ma sicuramente eviterebbe lunghe trasferte e infonderebbe maggiore fiducia ai cittadini”, conclude Di Marco.