Le famiglie, per affrontare il caro-prezzi e le bollette alle stelle, tagliano anche spese primarie come gli alimentari, mettendo sempre meno cibo in tavola. Lo afferma Assoutenti, che definisce allarmanti i numeri sul commercio diffusi dall’Istat.
“E’ allarmante soprattutto la sensibile riduzione degli acquisti alimentari, che rispetto al 2021 diminuiscono in volume del -3,5% – spiega il presidente Furio Truzzi – I numeri dell’Istat ci dicono che gli italiani, per far fronte alla crisi in atto, non solo tagliano acquisti primari come il cibo, ma cambiano anche fortemente le proprie abitudini, puntando sempre più sul risparmio: lo dimostra la crescita delle vendite presso i discount alimentari, che ad agosto salgono del +9,5% su base annua, segnando il dato più elevato tra tutti gli esercizi commerciali”.
“A fronte di tali dati è indispensabile che il nuovo Governo tagli subito l’Iva sia sui generi alimentari, che sui beni di prima necessità, in modo da ottenere un effetto calmierante sui listini al dettaglio” – conclude Truzzi.