Secondo l’Autorità, Otis potrebbe aver installato a pagamento, sugli impianti di ascensore, alcuni dispositivi necessari per la fornitura di servizi accessori senza prima ottenere un consenso espresso da parte di alcuni clienti. Inoltre, potrebbe non aver rispettato le tempistiche per l’installazione di nuovi impianti ed essere stata carente nella gestione delle richieste di interventi di manutenzione.
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Otis Servizi S.r.l. per possibili condotte aggressive. In particolare, la società potrebbe aver installato a pagamento, sugli impianti di ascensore, alcuni dispositivi necessari per la fornitura di servizi accessori senza prima ottenere un consenso espresso da parte di alcuni gruppi di clienti (condomini e microimprese). Inoltre Otis Servizi potrebbe non aver rispettato le tempistiche per l’installazione di nuovi impianti e aver gestito in modo tardivo e carente le richieste di intervento in caso di guasti o di interventi di cd. “ammodernamento”.
Rispetto alla carente gestione delle richieste di intervento, sembrano emergere difficoltà da parte dei clienti nel contattare il servizio di assistenza, ritardi nell’ottenere interventi di riparazione che in alcuni casi non sono stati risolutivi delle problematiche. I disagi recati dai ritardi nell’installazione di nuovi impianti e dalla carente gestione delle richieste di intervento potrebbero riguardare anche utenti finali con ridotta mobilità, la cui libertà di movimento sarebbe, di conseguenza, ingiustificatamente limitata.
Ieri i funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni presso alcune sedi di Otis Servizi S.r.l.