Messina: Sono ventidue i cavalcavia interessati dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip presso il Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto ed eseguito dalla locale Sezione di Polizia Stradale.
Tutti ricadenti sulla A20, nel territorio di Barcellona P.G., i cavalcavia sono stati affidati in custodia agli enti fruitori del piano viabile e sottoposti a limitazioni di traffico al fine di limitarne la capacità portante in attesa dei necessari interventi funzionali e delle operazioni di ripristino.
Quattro le persone deferite in stato di libertà, ritenute responsabili del reato di omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina.
Sequestro cavalcavia A20: Falcone, già avviati lavori grazie all’inversione di tendenza del Cas
«Come già ribadito in altre occasioni, bene che la magistratura resti attenta alle vicende del Consorzio autostrade siciliane, ente che paga il prezzo di lunghi anni senza bussola con evidenti ricadute sui servizi ai cittadini. Oggi però proprio il raffronto con l’eredità del passato ci consente di apprezzare appieno l’inversione di tendenza che, sul piano gestionale e infrastrutturale, il governo Musumeci, ha pazientemente impostato e attuato».
Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, relativamente al sequestro preventivo di 22 cavalcavia dell’A20 Messina Palermo, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Barcellona Pozzo di Gotto su richiesta della Procura.
«Su 17 dei 22 cavalcavia dell’A20 posti sotto indagine, sono già in corso degli interventi di manutenzione. Su altri tre sono in corso indagini e carotaggi, mentre dei restanti due sovrappassi, il primo è un cavalcavia ferroviario su cui il Cas non può intervenire, e sul secondo sono stati già eseguiti lavori di messa in sicurezza degli appoggi. Sotto la vigilanza del governo Musumeci, dunque, monitoraggio e rilievi sono costanti per garantire la sicurezza di tutti e, del resto, in alcuni casi si già provveduto all’inevitabile demolizione di cavalcavia ammalorati, come a Spadafora e Venetico. Lasciamo dunque lavorare la Procura, ma è altresì opportuno sottolineare che, sul piano di sicurezza e manutenzione, la nuova governance del Cas, anche ai suoi più alti vertici dirigenziali, ha dato oggi prova di buona volontà e fattività. L’ente fornirà una relazione puntuale e tempestiva sulle condizioni strutturali e di sicurezza dei manufatti».