BNP Paribas Asset Management (“BNPP AM”) annuncia il lancio in Italia di BNP Paribas Easy ESG Eurozone Biodiversity Leaders PAB, un ETF[1] che offre agli investitori un’esposizione a società che vantano un minore impatto potenziale sulla biodiversità rispetto ad aziende omologhe. Quotato dal 25 ottobre su Borsa Italiana, questo ETF tematico adotta un indice allineato agli obiettivi della COP di Parigi ed è classificato come Articolo 9 ai sensi della SFDR[2].
Il fondo replica l’indice Euronext ESG Eurozone Biodiversity Leaders PAB, composto da circa 60 titoli dell’Eurozona selezionati in base al potenziale impatto degli emittenti sulla biodiversità, calcolato utilizzando il punteggio “Corporate Biodiversity Footprint” di Iceberg Data Lab[3]. Le società in portafoglio, che sono incluse nell’Indice Euronext Eurozone 300, sono individuate in base a una metodologia “best in class” che seleziona il 30% delle società di ciascun settore. Le società soggette a controversie in relazione ai principi UN Global Compact ovvero operanti in settori come armi controverse, miniere di carbone, uranio, gas di scisto o produzione di tabacco sono automaticamente escluse[4].
In risposta al crescente interesse degli investitori per l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 15 delle Nazioni Unite[5] che mira a “proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre”, questo nuovo fondo arricchisce la gamma di ETF tematici di BNPP AM, che copre già emissioni a basso tenore di carbonio, economia circolare, blue economy, tecnologie mediche innovative, idrogeno verde e obbligazioni sostenibili. Esso rappresenta, inoltre, un complemento alle soluzioni di gestione attiva di BNPP AM, che comprendono il fondo BNP Paribas Ecosystem Restoration, investito in società impegnate a livello globale nel ripristino e nella conservazione del capitale naturale.
Il lancio del fondo estende, inoltre, le recenti partnership di BNPP AM con Iceberg Data Lab, I Care & Consult e CDP, per sviluppare quadri di analisi e misurazione dei potenziali impatti negativi sulla biodiversità da parte delle società in portafoglio. Contribuisce alla BNPP AM biodiversity roadmap, una fase fondamentale della quale è stata la recente pubblicazione dell’impronta di biodiversità degli investimenti della casa. Più in generale, fa parte della politica di sviluppo sostenibile del Gruppo BNP Paribas, impegnata nella conservazione della biodiversità attraverso la sua adesione all’iniziativa Act4nature, la quale ha l’obiettivo di mobilitare le aziende in favore della natura.
Denis Panel, Head of Multi Asset, Quantitative & Solutions (“MAQS”) presso BNPP AM, ha commentato:
“Un quarto delle specie del pianeta rischia di scomparire entro il 2050[6], e la metà del PIL mondiale è minacciata dal progressivo degrado della natura[7]. Questo nuovo ETF offre ai clienti l’opportunità di investire in società il cui impatto sulla biodiversità è potenzialmente inferiore a quello dei loro “peer”, e rispetta nel contempo severi requisiti relativi all’esclusione dei combustibili fossili e alla riduzione dell’intensità di carbonio. Questo lancio ribadisce la posizione di leadership di BNPP AM a livello europeo nella gestione indicizzata tematica ESG. “
Sabrina Principi, Head of Business Development ETF & Index Solutions – South Europe, ha detto:
“Siamo felici di mettere a disposizione della clientela italiana questo nuovo ETF che prosegue la nostra strategia di creazione di strumenti tematici ESG. L’ideazione di soluzioni fortemente connesse a temi specifici dello sviluppo sostenibile è parte del nostro DNA e rende la nostra gamma di prodotti indicizzati unica nel suo genere”
[1] Exchange Traded Fund
[2] Sustainable Finance Disclosure Regulation. Articolo 9 – prodotto con un obiettivo di investimento sostenibile.
[3] Metodologia sviluppata da Iceberg Data Lab per misuirare l’impronta sulla biodiversità di attivi pertinenti ad emittenti societari, finanziari e sovranazionali.
[4] Società che derivano più del 5% o del 10%, a seconda del caso, del loro fatturato dalla produzione di armi convenzionali, armi da fuoco, energia elettrica derivata dal carbone, uso di combustibili fossili o distribuzione del tabacco.
[5] SDG 15: Preservare e ripristinare gli ecosistemi terrestri, assicurando che questi siano usati in modo sostenibile, gestire sostenibilmente le foreste, combattere la desertificazione, arrestare ed invertire il processo di degrado delle terre e porre fine alla perdita di biodiversità.
[6] IPBES, 2019
[7] World Economic Forum: Global Risks Report 2020