Molte banche sono convenzionate con Enel – servizio elettrico nazionale, il cosiddetto servizio di maggior tutela. Il pagamento fino alla scorsa bolletta, con le indicazioni del bollettino postale, era gratuito. Ora no. E’ venuta meno la convenzione tra banca e Enel? No. Solo che Enel ha deciso di organizzarsi per fottere alcuni euro agli utenti, quanti… dipende dalla propria banca (*). Nella bolletta non c’è più il bollettino che ti consentiva di pagare tramite banca o alle Poste, ma si può pagare solo col sistema CBILL.
Se moltiplichiamo questi importi per i milioni di utenti che pagano queste bollette, i numeri diventano grossi. Parte di questi importi “fottuti” resteranno nelle mani di chi materialmente gestisce l’operazione e altri alla banca, considerando anche che le stesse banche fanno parte della società che gestisce il CBILL, la CBI spa Corporate Banking Interbancario.
Qualcuno crede ancora la favoletta che tecnologia e semplificazione siano strumenti e metodi per renderci la vita meno costosa? Proprio come accade, per esempio, con la carta d’identità elettronica che, oltre a costare molto di più di quella cartacea, da quando c’è il covid ottenerla diventa un miraggio temporale.
(*) – Unicredit, per esempio, varia l’importo da 3,80 a 2 euro. IntesaSanPaolo da 5 a 2 euro.
Vincenzo Donvito, Aduc