Le Fiamme Gialle altoatesine, dopo approfondite indagini, hanno accertato l’impiego di 41 lavoratori “in nero” e denunciato sette persone (residenti a Vicenza) per i reati di “Associazione per delinquere” e “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro” (c.d. “Caporalato”).
Attraverso società aventi sede nelle province di Vicenza, Trento, Verona e Milano, i soggetti denunciati reclutavano lavoratori, soprattutto stranieri (pakistani, indiani e algerini), i quali venivano impiegati, prevalentemente nella zona sud della provincia di Bolzano, per la consegna di volantini pubblicitari “porta a porta”, utilizzando biciclette messe a disposizione dai datori di lavoro.
I lavoratori, costretti a vivere in situazioni degradanti, venivano trasportati, mediante dei furgoni fatiscenti e insicuri, sui luoghi di lavoro, ubicati in tutto il territorio della provincia bolzanina ed erano continuamente sorvegliati, anche tramite sistemi GPS. Gli stessi venivano impiegati per più di 15 ore al giorno (per sei giorni alla settimana), percependo uno stipendio compreso tra i 500 e i 700 euro al mese. Tra i denunciati vi è anche un finto consulente fiscale.