Catania – È recente la notizia della proroga della convenzione tra privati e Comune per il “risanamento” del quartiere di San Berillo, stipulata nel 2012.
Il Comune ha infatti prorogato i termini per la realizzazione delle opere di urbanizzazione ai privati titolari delle aree, stabilendo che le opere di urbanizzazione (fra cui il parcheggio multipiano interrato di piazza della Repubblica) dovranno essere ultimate “entro cinque anni dall’approvazione dei relativi progetti da parte dell’Amministrazione comunale e dalla loro successiva messa a base della procedura di evidenza pubblica”.
L’abbandono del quartiere costituisce una ferita ancora aperta, alla base di una serie di contenziosi tra i privati (proprietari delle aree interessate) e il Comune di Catania, che da decenni non è capace di definire un percorso di riqualificazione e realizzazione di interventi risolutivi. L’assenza di un moderno PRG (oggi PUG) e l’immobilismo nel determinare strategie e percorsi concreti per la riqualificazione del tessuto urbano sono le vere cause del degrado delle aree.
“Riteniamo non più rinviabile un confronto con il Senato cittadino per comprendere gli esiti dell’interlocuzione con i privati e le azioni che l’amministrazione intende porre in essere per risolvere le molteplici criticità di San Berillo. Per questo abbiamo già formalizzato una richiesta di seduta straordinaria e urgente di consiglio comunale” dichiarano i consiglieri comunali M5s Graziano Bonaccorsi e Gianina Ciancio.
“San Berillo non può essere una zona franca della città. È un quartiere delicato e complesso che necessita di risposte serie da parte delle istituzioni. A nulla servono retate, blitz e interventi repressivi sporadici se non si ha la capacità di garantire servizi e programmare interventi a lungo termine, che rispettino la storia e la dignità dei suoi abitanti, migliorandone la qualità della vita” concludono Bonaccorsi e Ciancio.