Francesco Alberoni è cittadino onorario di Borgonovo. L’importante riconoscimento è stato conferito nell’Auditorium dell’antica Rocca, presenti i figli e i parenti più stretti del sociologo scomparso all’età di 93 anni nell’agosto del 2023 e sepolto proprio nella borgata della Val Tidone, diversi cittadini e, attraverso i loro accorati messaggi, esponenti delle istituzioni, dell’università e gli amici più cari tra cui Giorgio Armani e Mario Draghi.
L’evento è stato coordinato dal giornalista Mauro Molinaroli.
“Oggi per Borgonovo – ha detto la sindaca Monica Patelli – è una giornata particolare e ricca di significati in quanto il professor Francesco Alberoni è uno dei sociologi più apprezzati e conosciuti del Novecento. A Borgonovo è nato nel 1929 ed è oggi sepolto per sua volontà. La cittadinanza onoraria viene riconosciuta a un grande studioso del pensiero contemporaneo, scrittore, giornalista e docente universitario, ma anche a un uomo che ha scelto la nostra terra come dimora, come luogo dell’anima, in un tempo infinito in cui sarà per sempre accanto a questa comunità. E tutto ciò ci riempie di orgoglio, di stima perché il professor Alberoni avrebbe potuto scegliere di essere tumulato a Milano, Piacenza, Marina di Pietrasanta, località che ha avuto a cuore durante il suo percorso di vita. E invece ha scelto la Val Tidone, per l’amore che lo lega a questa nostra Terra”.
I figli nel loro ricordo molto accorato e particolarmente sentito, hanno citato alcuni aneddoti che sanno di famiglia: “A Borgonovo papà trascorse diverse estati. Ai soggiorni all’Hotel Miramare di San Remo, dove gli capitò di essere ospite nella camera adiacente a quella di Evita Peron, lui preferiva di gran lunga la dolcezza della campagna di Borgonovo nel delizioso paesaggio della Val Tidone. Elisabetta, sua sorella, invece amava molto il mare, soprattutto da quella volta che nella stanza adiacente alla loro si trovava Evita Peron. Elisabetta infatti fuggiva e andava a raggiungerla nella sua camera. Pare accolta di buon grado da Evita. Sottolineo, lo raccontava lei, che la zia era affascinata dagli abiti della bella argentina”.
E poi i ricordi lontani, l’infanzia, gli amici, l’affetto verso Piacenza e tanta vita a studiare. Numerosi i saluti da parte di autorità e amici di Francesco Alberoni, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni: “E’ stato ed è una colonna degli studi sociologici e della comunicazione – scrive in una nota la Presidente del Consiglio – . I suoi libri, i suoi articoli e i suoi commenti hanno segnato queste discipline, descrivendo e accompagnando i mutamenti antropologici della società italiana. Dell’Italia ha raccontato sogni e desideri, istinti e voglie, rivoluzioni e ribellioni, delusioni e rinascite. È riuscito a raccontare l’intimità degli italiani, le dinamiche dell’amore, della relazione umana e gli aspetti più difficili da comprendere della nostra esistenza perché legati alla parte più irrazionale dell’essere umano. È stato un raro esempio di intellettuale capace di coniugare la sua conoscenza, i suoi studi e il suo pensiero alla vita quotidiana delle persone”. Ignazio La Russa, Presidente del Senato, ha invece sottolineato che “ricordare una figura dallo spessore intellettuale come quella di Francesco Alberoni, significa rendere omaggio a uno studioso che ha saputo affermarsi non solo in Italia ma anche a livello internazionale”. La Russa ha poi ricordato le cariche istituzionali che Alberoni ha assunto: “Oltre alla prestigiosa carriera universitaria desidero sottolineare il ruolo avuto durante la presidenze del Centro Sperimentale di Cinematografia, contribuendo a dare al cinema italiano la svolta necessaria”.
Poche ma significative parole da parte dell’amico piacentino Giorgio Armani: “Ho conosciuto Francesco Alberoni e tra le sue tante qualità mi piace ricordare la sua capacità di guardare avanti, individuando e studiando fenomeni nascenti e inesplorati. Anche lui piacentino e milanese d’adozione, gli va riconosciuto il merito di essere riuscito ad avvicinare i giovani studenti delle università e il pubblico più vasto a una materia affascinante ma complessa come la sociologia”. Inoltre il rammarico di Mario Draghi per non avere potuto presenziare all’evento di un caro amico. L’ex Premier Romano Prodi ha invece inviato un video nel quale ricorda l’esperienza universitaria di Alberoni in anni di grande trasformazione, così come il rettore dell’Università del capoluogo trentino Flavio Deflorian che ha detto: “E’ stato un docente e un intellettuale che ha saputo interpretare il Sessantotto” mentre la rettrice dello Iulm Valentina Garavaglia ha evidenziato il ruolo di questo protagonista culturale e intellettuale del Novecento. Insomma, con queste premesse Borgonovo potrebbe diventare – come ha sottolineato la sindaca in chiusura – un luogo dedicato alla memoria di Francesco Alberoni.