L’attesa, le previsioni e infine i risultati delle elezioni in Gran Bretagna raccolgono, tra mercoledì e venerdì, 16 titoli. Il Tg2 plaude alla vittoria di Johnson. L’analisi dell’Osservatorio sui Tg Eurispes e Coris Sapienza dal 9 al 13 dicembre.
Il trionfo, in parte annunciato, dei conservatori di Johnson, che spiana definitivamente la strada alla Brexit, è la notizia principale di venerdì, e guadagna 5 aperture. In vista dell’ormai sicura e imminente uscita del Regno Unito dall’Unione europea, le testate indagano gli effetti concreti che questa decisione avrà per l’Europa, e soprattutto per le vite dei 700mila italiani che vivono oltre la Manica. Buono l’approfondimento di giovedì di Studio Aperto. Venerdì emerge soprattutto il “sentiment” della popolazione nel dopo voto. I Tg Mediaset raccolgono opinioni diverse, tra preoccupazione ma anche sollievo per la forza, in termini di seggi, su cui potrà contare il nuovo esecutivo.
Tg2 celebra la vittoria dei Tories, dedicando al riconfermato premier Boris Johnson un lungo e articolato servizio, cui segue un editoriale firmato dal direttore Sangiuliano. Nel servizio si “magnifica” la figura del premier, appropriandosi degli epiteti usati dai suoi detrattori, ma ribaltandone il valore. “Clown, ambizioso e cialtrone”: questi attributi producono per Tg2 un’immagine comunque vincente: “un leader di sostanza dietro le apparenze”. Sangiuliano omaggia ulteriormente Johnson nel suo editoriale, paragonandolo ai grandi leader conservatori del passato, come Margaret Thatcher o, addirittura, Benjamin Disraeli, uno dei grandi premier dell’epoca vittoriana.
Mattarella a 360 gradi. Liliana Segre sugli scudi. Dal Mes al “mercato delle vacche”
Molto presenti, in settimana, gli appelli del Presidente della Repubblica. Primo titolo lunedì e giovedì per Rai, Tg5 e Studio aperto agli interventi del Quirinale sulla lotta all’evasione fiscale e per il 50esimo anniversario della strage di piazza Fontana.
La marcia di solidarietà dei 600 sindaci a Milano a sostegno della Senatrice Segre, e contro qualunque ritorno di razzismo e fascismo, è in apertura martedì su Tg3 e Tg La7, e nei titoli per tutti.
Le tensioni tra maggioranza e opposizioni sono al centro della pagina politica, e mercoledì guadagnano il maggior numero di aperture, mentre l’elezione della prima donna alla guida della Consulta, la costituzionalista Marta Cartabia, è in apertura solo per Tg3 (titolo per tutti). Sempre da mercoledì, lo scontro politico si sposta dal Fondo salva stati al “mercato delle vacche”, con il ministro Di Maio che accusa alcuni senatori transfughi del Movimento di essersi venduti “al chilo” a Salvini: 7 i titoli, con i TG Mediaset che ne approfittano per rimarcare la debolezza e le fragilità dei Cinque Stelle. L’intervento di Berlusconi, che dal summit del Ppe attacca duramente il governo, troneggia giovedì nei titoli di Mediaset, che rilanciano per lunghi minuti la “voce del padrone”. Le nuove inchieste, che hanno raggiunto sia la Lega che l’ex vicepremier per la vicenda dei voli di stato, sono titolo sui Tg Rai.
Ilva, in attesa del futuro. Ambiente, la svolta verde non conquista le scalette. Su Tg4 “l’antipatia” verso Greta Thunberg
Il fronte dell’Ilva, con gli scioperi, le trattative tra il governo e Arcelor Mittal e i provvedimenti della magistratura, conquista 16 titoli.
L’agenda dei temi ambientali occupa spazi limitati, nonostante gli annunci in sede europea. Il “piano verde” della Presidentessa Von Der Leyen è nei titoli solo per Tg3. Maggiore spazio, ancora una volta, alle immagini, con Tg3, Tg5 e Tg La7 che denunciano i danni del cambiamento climatico, mostrando ghiacciai che si ritraggono e coste devastate. L’arrivo di Greta Thunberg a Torino per le manifestazioni di piazza Castello ottiene, venerdì, maggiore spazio. Tg4 dimostra nuovamente la sua vena polemica, facendo commentare ad Alessandra Mussolini la scelta del New York Times di assegnare a Greta il titolo di “persona dell’anno”: “Le hanno dato troppo spazio. Comincia a stancare”. Tg4 condivide, noi no.
Sicurezza e immigrazione, su Tg5 interviene Lamorgese. Demopolis sul Tg3: lavoro, l’incubo degli italiani
Le testate Mediaset presidiano l’area della sicurezza, titolando giovedì sulla condanna di un gioielliere per l’omicidio di due rapinatori, mostrando di non condividere la sentenza e parlando di “aperta ingiustizia”. Tg5 intervista, venerdì, la ministra dell’Interno Lamorgese, che invita la politica tutta a un abbassamento dei toni, riflettendo sulla differenza tra rischi reali e insicurezza percepita.
Sui temi dell’insicurezza, Tg3 raccoglie i risultati di un sondaggio Demopolis da cui emerge come la maggiore preoccupazione degli italiani resti, per 4 cittadini su 5, il lavoro.
Nonostante l’avanzata di queste ore delle truppe di Haftar verso Tripoli, nessuna testata dedica specifici servizi alla situazione libica, né tantomeno al fenomeno migratorio, il cui peso mediatico sulla percezione dell’insicurezza pare “dimenticato”.
Tg5 ritorna sulle lungaggini delle liste d’attesa della Sanità pubblica, dedicandovi mercoledì la copertina. Sempre in tema di salute, continua l’impegno del Tg3 con la rubrica “vite ad ostacoli”, dedicata ai cittadini disabili.