Firenze – “L’uomo è assolutamente superiore alla macchina, conoscenza e libero arbitrio sono fenomeni che non possono essere copiati: il rischio più grande è che non crediamo di esserlo”. È quanto ha dichiarato Federico Faggin, fisico italiano padre del primo processore con ponte in silicio e dei primi touchscreen nel corso di BTO – Be Travel Onlife, manifestazione che indaga sull’impatto dell’innovazione sul mondo dei viaggi, che si chiude oggi con grande partecipazione di pubblico in presenza e online.
Al centro di questa 15/a edizione alla Stazione Leopolda di Firenze l’intelligenza artificiale e il modo in cui sta cambiando la nostra quotidianità, anche nel settore turismo.
“È fondamentale capire la differenza tra chi siamo noi e cosa sono le macchine: uno strumento bellissimo se lo usiamo per il bene comune, molto pericoloso se lo usiamo per manipolare le persone. Come sempre – ha proseguito Faggin – è l’uomo al centro ed è l’uomo che deve controllare la tecnologia”. Di regia umana per l’innovazione tecnologica ha parlato anche Louis Rosenberg, 300 brevetti registrati in tutto il mondo, con invenzioni sfruttate dalla NASA e dalla chirurgia più avanzata, pioniere della realtà virtuale e del metaverso. Oggi la sua sfida – attraverso Unanimous.Ai – è quella di sfruttare l’Intelligenza Artificiale per dare vita a una Superintelligenza Collettiva in cui sia l’uomo a detenere il controllo, amplificando di fatto la propria capacità di scegliere, fare previsioni e prendere decisioni per il bene della collettività. Un concetto che si ispira all’intelligenza di sciame osservata dai biologi in natura, non solo nelle api, ma nei pesci e negli stormi di uccelli. E che Rosenberg auspica possa aiutare l’umanità a prendere decisioni più sagge e lungimiranti, evitando ad esempio i conflitti.
Proprio dall’epicentro mondiale della crisi arriva oggi a BTO un messaggio di speranza: “Israele ti aspetta, Israele nel cuore”, è il claim presentato da Kalanit Goren, direttrice Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo a Milano. “Il turismo rappresenta un settore fondamentale per Israele e da sempre la nostra destinazione è all’avanguardia per unire tecnologia e turismo. Abbiamo accolto in modo estremamente positivo la possibilità di raccontare alcune eccellenze della nostra destinazione parlando di Tel Aviv come start up city, ma anche la tecnologia legata alla produzione del turismo enogastronomico, brand sul quale stiamo puntando per la ripartenza insieme al turismo culturale e spirituale“, ha spiegato.
“La rivoluzione del turismo che parte dal cibo”, è anche l’affermazione di Slow Food Italia, impegnata in un lavoro di progettazione e realizzazione di un’offerta turistica le cui comunità locali, fatte di produttori, ristoratori, guide, operatori di turismo esperienziale, sono impegnate nella costruzione di un nuovo modello di ospitalità. Comunità che possono rappresentare la chiave per un cambiamento necessario per il comparto turistico, che, nell’era post-Covid, vede purtroppo espandersi fenomeni di spopolamento dei luoghi da un lato e di over-tourism dall’altro, contribuendo a ridurre ulteriormente la biodiversità di tanti ecosistemi.
L’accoglienza è anche cartina di tornasole delle comunità stesse: secondo un recente report di The Data Appeal Company gruppo Almawave, dedicato al turismo e all’inclusività in Europa presentato in BTO, la Toscana è ad oggi una delle più apprezzate destinazioni inclusive. Per quanto concerne la sostenibilità invece, a ottobre la destinazione Trentino è stata insignita del premio “Destination Sustainability Index” di Italia Destinazione Digitale 2023 per le sue performance positive in ambito sostenibilità.
BTO è anche scoperta e training per appassionati, professionisti del settore e curiosi: oggi alla Stazione Leopolda i visitatori hanno avuto modo di conoscere Amelia, assistente virtuale sviluppata da Memori per implementare l’accoglienza in hotel, declinazione user friendly basata su ChatGPT. Sul fronte Food&Wine Tourism, invece, il fisico Fabrizio Palla, dirigente presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare- sezione di Pisa e associato del CERN di Ginevra, ha guidato i partecipanti in fondo al mare, alla scoperta dei vini affinati sui fondali. Un viaggio proseguito in superficie, sulle isole di Mazzorbo (nella Laguna di Venezia) e Lanzarote, per conoscere vigneti eroici, parte di un paesaggio culturale diventato fonte attrattiva per un turismo consapevole oltre che gaudente.