Caccia, mentre viene rinvenuto il cadavere dell’orsa F36 il Senato cancella le norme a tutela degli animali selvatici

ASSOCIAZIONI: “SCELTA POLITICA IRRESPONSABILE, PER FAVORIRE POCHI CACCIATORI CALPESTATA LA COSTITUZIONE, I REGOLAMENTI PARLAMENTARI, I DIRITTI DI TUTTI I CITTADINI E CREATI MAGGIORI RISCHI PER LA SALUTE E LA SICUREZZA PUBBLICA. ATTACCO ALL’AUTONOMIA DELLA MAGISTRATURA AMMINISTRATIVA. INTERVENGA IL PRESIDENTE DEL SENATO”…

Roma – Le commissioni riunite Ambiente e Agricoltura del Senato, dopo una lunga seduta hanno approvato il disegno di legge di conversione del Decreto “Asset” inserendo una serie di emendamenti del tutto estranei alla materia e chiaramente incostituzionali oltre che pericolosi per gli effetti che produrranno a danno di ambiente, salute, sicurezza ed economia.

E’ questa la denuncia delle associazioni ENPA, Federazione Nazionale Pro Natura, LAC, LAV, LEIDAA, Legambiente, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, OIPA e WWF Italia che hanno già scritto al Presidente del Senato chiedendo di dichiarare gli emendamenti inammissibili ed evidenziando l’illegittimità costituzionale di tale inserimento nella legge di conversione del Decreto.

La stessa Corte costituzionale, con sentenza n. 22 del 2012 ha chiarito che il procedimento di conversione deve tenere conto del vincolo costituzionale dell’omogeneità delle modificazioni apportate dal Parlamento rispetto al testo del decreto-legge, pena l’illegittimità costituzionale dell’intera legge di conversione.

 

Gli emendamenti in questione, approvati ricorrendo a forzature e palesi violazioni dei regolamenti parlamentari, puntano a cancellare ogni forma di tutela della biodiversità e degli ecosistemi disapplicando il Regolamento europeo che limita l’uso delle munizioni in piombo, altamente tossico per persone, animali e ambiente, e a mettere sullo stesso piano l’ISPRA, che è l’organo scientifico di riferimento dello Stato, nonché istituto autorevole nel campo della ricerca e ritenuto altamente affidabile dalla Commissione europea, e il Comitato Tecnico Faunistico Venatorio, composto per la gran parte da rappresentanti dei cacciatori o esponenti politici vicini al mondo venatorio. Per questo le associazioni lanciano un appello.

I senatori, per esaudire le richieste del mondo venatorio sono addirittura arrivati fino al punto di violare l’equilibrio tra poteri impedendo ai giudici amministrativi di sospendere immediatamente i calendari venatori illegittimi, anche in casi di straordinarietà ed urgenza, per intervenire solo successivamente, quando il danno è irrimediabilmente compiuto.

“Queste gravi modifiche sono il seguito di una campagna d’odio alimentata dalla politica al governo e dal mondo venatorio, che insieme ad alcuni esponenti dell’opposizione sono ormai diventati in gran parte la stessa cosa. Questo accanimento mediatico sta già producendo effetti devastanti in termini di aumento di episodi di intolleranza e bracconaggio e la coincidenza tra la loro approvazione e il ritrovamento del cadavere dell’orsa F36, sulla quale già pendeva una condanna a morte bloccata proprio dal TAR è a dir poco inquietante – concludono le associazioni”.