Palermo – Il TAR di Catania ha confermato il blocco del calendario venatorio e quindi di ogni attività di caccia, almeno fino al 2 ottobre, accogliendo il ricorso delle associazioni ambientaliste cui si erano uniti i Verdi – Europa Verde.
“Le decisioni del TAR – afferma Valentina Palmeri, deputata regionale dei Verdi – confermano la illegittimità dei provvedimenti della Regione, ma emerge con gravissima evidenza la totale inadeguatezza dell’Assessore Scilla che ha creato una grave situazione inerente la leale collaborazione tra gli organi dello Stato; una situazione che lo rende inidoneo a svolgere il suo ruolo e compromette la credibilità dei provvedimenti sotto i profili dell’imparzialità.”
Dopo il primo pronunciamento del Presidente del TAR, infatti, invece di adeguarsi e rispettare la decisione della magistratura, da parte dell’Assessorato è stato emanato in tempi rapidissimi un nuovo provvedimento che – afferma Palmeri – “è stato un tentativo di salvare le doppiette, invece di dare esecuzione alla sospensiva del Tribunale amministrativo, riaprendo la caccia con le medesime modalità e periodi già censurati dal giudice!”
Per la parlamentare dei Verdi “un simile comportamento ci fa dubitare fortemente della buona fede dell’operato dell’Assessorato, che sulla caccia produce atti contrastanti col principio di buon andamento della pubblica amministrazione per l’interesse pubblico. Gli unici interessi tutelati, viceversa, sembrano proprio quelli di chi vuole sparare a tutti i costi senza rispettare regole e limitazioni.
Siamo di fronte ad un inaccettabile comportamento dell’Assessore in spregio anche agli appelli venuti da più parti, compresa la comunità scientifica, perché di fronte all’evidente crisi ecologica del territorio siciliano dovuta alla siccità e agli incendi, fossero emessi provvedimenti di buon senso.”