Bene per Assoutenti il deciso calo dell’inflazione registrato ad ottobre, ma in tema di prezzi non è il momento di abbassare la guardia, e il bicchiere è ancora mezzo vuoto.
“Al di là del calo degli energetici che ha influito in modo evidente sull’inflazione di ottobre, è positiva la frenata per la voce “alimentari e bevande” il cui tasso scende al +6,5% annuo, equivalente a una maggiore spesa da +523 euro all’anno per una famiglia con due figli (contro il +8,5% di settembre, con un risparmio su anno di oltre 130 euro a nucleo rispetto al precedente dato sull’inflazione).
La forte riduzione dei costi dell’energia rispetto allo scorso anno ha “dopato” il dato sull’inflazione, ma la situazione potrebbe presto cambiare: la guerra scoppiata in Israele ha fatto salire le quotazioni dell’energia sopra i 50 euro al megawattora e a breve potrebbero esserci effetti diretti sulle tariffe di luce e gas in Italia – avverte il presidente Furio Truzzi – Un rincaro dei costi energetici determinerebbe un rialzo a cascata dei listini al dettaglio in tutti i settori, con una nuova spirale inflattiva a danno dei consumatori. Per questo chiediamo al Governo di non abbassare la guardia e di proseguire sulla strada delle misure a sostegno di redditi e capacità d’acquisto dei cittadini” – conclude Truzzi.