I dati Istat sulle vendite al dettaglio di luglio dimostrano non solo come gli italiani mettano sempre meno cibo in tavola, ma anche i profondi cambiamenti nei comportamenti economici dei cittadini imposti dal caro-bollette e dalla abnorme crescita dei prezzi. Lo afferma Assoutenti, commentando i numeri sul commercio diffusi oggi dall’Istat.
“Il primo dato che balza all’occhio è la sensibile riduzione degli acquisti alimentari, che rispetto al 2021 diminuiscono in volume del -3,6%. Questo significa che gli italiani, per far fronte alla crisi in atto, tagliano acquisti primari come il cibo, un segnale decisamente sconfortante – spiega il presidente Furio Truzzi – Ma soprattutto i numeri dell’Istat evidenziano come siano cambiate le abitudini delle famiglie, che puntano sempre più sul risparmio dirottando gli acquisti verso i discount alimentari, le cui vendite a luglio aumentano del +12,3% su base annua”.
“Il caro-prezzi sta rivoluzionando le scelte delle famiglie, e il Governo deve intervenire con una seria strategia per difendere il potere d’acquisto dei cittadini e bloccare la crescita senza sosta dei listini al dettaglio” – conclude Truzzi.