Il Tar Lazio sospende il licenziamenti di 86 dipendenti del Comune di Campione: dopo il fallimento della casa da gioco, l’amministrazione comunale non è stata più in grado di far fronte ai propri impegni e è stata costretta a licenziare in massa il proprio organico.
Adesso però – infroma l’Agimeg – la Sezione Prima Ter del Tar Lazio congela la delibera con cui la Giunta – nell’agosto 2018 – ha rideterminato l’organico: “al sommario esame proprio della presente fase, in ragione sia della peculiarità della condizione del Comune di Campione d’Italia, che del consistente numero di dipendenti che per effetto della delibera impugnata risulterebbero in eccedenza (pari a 86 unità), devono ritenersi sussistenti i presupposti per l’accoglimento dell’istanza cautelare, al fine di non pregiudicare le ragioni dei ricorrenti nelle more della decisione sul merito e del più approfondito esame” scrive il Collegio.
Il Tar ricorda anche che il decreto fiscale dello scorso dicembre va “nel medesimo senso”, contiene infatti una norma per “il rilancio di Campione d’Italia”, che “ha previsto la nomina di un Commissario straordinario al fine di elaborare un programma di risanamento del gestore della casa da gioco del citato Comune, ovvero di valutare la sussistenza delle condizioni per l’individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco, al cui controllo era in parte deputato il personale che risulterebbe in eccedenza”. L’udienza di merito è stata fissata al 19 novembre 2019.