Dichiarazione di Marco Cappato, componente del Comitato promotore referendum cannabis legale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni…
Le 500.000 firme raggiunte sul referendum cannabis legale sono una spinta significativa per abbandonare politiche che arricchiscono le mafie, intasano i tribunali e tolgono energie alle forze dell’ordine. Centinaia di migliaia di persone stanno per offrire al popolo italiano e alle istituzioni l’occasione per affrontare il tema delle droghe, della sicurezza e della salute con ragionevolezza e attenzione ai fatti e alla scienza, deponendo le armi dell’ideologia e della violenza di Stato.
Il totale silenzio dei capi dei grandi partiti, così come sta accadendo per il referendum eutanasia legale, è un segnale preoccupante non tanto per i referendum, quanto per lo stato di salute della nostra democrazia e di partiti ormai sempre più autoreferenziali, ridotti fare il tifo pro o contro le decisioni di Draghi.
La nuova stagione referendaria. resa possibile innanzitutto grazie all’impegno organizzativo ed economico (oltre 800.000 euro in totale per i due referendum) dell’associazione Luca Coscioni, ha già iniziato ad invertire la tendenza della disaffezione dei cittadini, spezzando il circolo vizioso dell’apatia e dell’antipolitica. Il referendum è strumento costituzionale previsto proprio per ricollegare le istituzioni alla società italiana quando i partiti non riescono a farlo. I vari Salvini, Letta, Meloni, Conte e Berlusconi sono ancora in tempo a rendersene conto e uscire dal silenzio, prima di perdere contatto con i loro stessi elettori.