“Sai che scandalo! Ornella Muti che mostra un ciondolo con le foglie di canapa e parla di Cannabis terapeutica. Per questo il sempiterno Maurizio Gasparri si permette di chiedere alla RAI la cacciata dell’attrice. Questa sì che invece è una richiesta inqualificabile, da rimandare al mittente”, lo dichiarano Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani.
“D’altronde Gasparri continua a fare quello che fa da decenni, conferma quello che è; con il suo strenuo tentativo di difendere la legge criminogena sulla droga, che ha fallito, che ha marginalizzato milioni di consumatori e arricchito mafie e criminalità, coglie ogni occasione per alzare la bandiera della proibizione come unica possibilità di lotta alla droga. A lui interessa parlare alla pancia dell’elettorato. A noi interessa governare il fenomeno. Legalizzare significa controllare e togliere alla criminalità miliardi di profitti; legalizzare significa separare il mercato della Cannabis da quello delle droghe pesanti; legalizzare significa creare decine di migliaia di posti di lavoro; legalizzare significa introiti miliardari per lo Stato. Ma di tutto questo a Gasparri non importa, a lui interessa fare la figura del padre padrone severo e poco importa se i risultati sono fallimentari. Però l’occasione di rispondere come si deve ad opportunismi politici come quello di Maurizio Gasparri gli italiani ce l’avranno in primavera, con il referendum. Con il SÌ alla legalizzazione della Cannabis possiamo archiviare decenni di fallimenti e di speculazioni sulla pelle dei consumatori”, concludono