Caos treni. Sudditi e non passeggeri

I lavori alle linee ferroviarie sono certamente importanti visto che, per esempio, se nel 2009 sulla tratta Milano-Roma passavano in un anno 16,439 treni ad alta velocità, oggi, senza nessuna modifica strutturale, ne abbiamo 51.538.

Ma la domanda è: non si tratta di lavori decisi il giorno prima, ma programmati da tempo, e quindi perché questo è stato comunicato il 1 Agosto (1), quando molti italiani hanno già prenotato il dovuto e non possono modificarlo ché altrimenti non trovano posti per trasporto e altri servizi?

Il problema non è solo di irritazione (che già, di per sé, non è secondaria), ma economico: così facendo sono stati volutamente creati danni all’utenza, dimostrando la bassa attenzione verso di essa e il considerare i passeggeri come sudditi.

Certo, ci sono i rimborsi, ma a che servono dopo che è stata fatta praticamente saltare la vacanza e le alternative all’ultimo momento sono più costose e difficili. Se il ritardo è superiore a quello già programmato, 25% per le frecce che arrivano con ritardi tra 30 e 59 minuti; per tutti gli altri treni il 25% per ritardi tra 60 e 119 minuti, che diventa 50% quando si sforano i 120 minuti.

Spiccioli che non compensano disagi e nuove spese che, nel caso, potranno essere ottenute solo facendo causa alle ferrovie.

Una politica ferroviaria che a luglio ha dato il peggio di se stessa e che ora ad agosto raccoglie i frutti esasperando ancora la qualità del proprio servizio.

Vincenzo Donvito Maxia, presidente Aduc

 

 

1 – https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2024/07/31/lannuncio-di-trenitalia-ad-agosto-modifiche-e-ritardi-per-lavori-sulle-linee_1ddbfd40-5de6-445c-ba47-c9956f8f6504.html