Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato: Voglio esprimere a nome mio e di tutta la Fsp Polizia profondo cordoglio per la morte di Emanuele Anzini alla sua famiglia, ai suoi amici, a tutti i colleghi dell’Arma dei Carabinieri. Questa è una giornata tragica che viviamo con profonda empatia, consci come siamo di cosa significhi andare a svolgere servizio per le strade del Paese.
Oggi in molti affermano che morire così è assurdo, ma il dramma sta proprio nel fatto che non lo è. Morire così per chi porta la divisa è purtroppo una durissima realtà. Situazioni impensabili e apparentemente routinarie che in un secondo si trasformano in un inferno: ecco cosa fronteggia nell’interminabile ripetersi delle sue normali giornate chi fa il nostro lavoro.
Ecco perché sarebbe davvero utile che tutti riflettessero sul significato, sul valore e sul sacrificio che comporta garantire la sicurezza. Ecco perché è giusto dire a voce alta che i veri encomi li merita chi, per quattro spiccioli, quotidianamente va in strada dove tutto può succedere, dove tutto, purtroppo, succede”.
Con queste parole Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, esprime i sentimenti di lutto per la morte dell’appuntato del Nucleo radiomobile dei carabinieri di Zogno, Emanuele Anzini, travolto e ucciso la notte scorsa da un’auto a un posto di controllo a Terno d’Isola (Bergamo). Anzini, 41 anni, nato a Sulmona (L’Aquila), lascia una bimba che vive in Abruzzo.