I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Cagliari, nel corso di servizi di controllo effettuati nell’ambito della produzione e commercio dei prodotti alimentari, hanno individuato due imprese individuali, facenti capo a due soggetti di origine cagliaritana, rispettivamente classi ‘47 e ‘73, che gestivano un laboratorio abusivo con annesso deposito sito in Quartu Sant’Elena (CA), contenente un ingente quantitativo di prodotti alimentari di origine animale (prevalentemente carne suina), freschi, confezionati e in parte già cotti, destinati a rifornire macellerie e grossi esercizi commerciali presenti in Cagliari città e provincia.
La struttura, dislocata su una porzione di circa 150 mq, risultava sprovvista della necessaria autorizzazione al funzionamento e destinata alla lavorazione e cottura di carni ed alimenti di varia natura. L’immobile si presentava in pessime condizioni igienico-sanitarie, evidenziando una corposa presenza di grasso animale sui pavimenti, sulle pareti ed all’interno delle celle frigorifere, nonché l’impiego di attrezzature utilizzate per la cottura inidonee per la preparazione di alimenti destinati al consumo umano.
Le evidenze probatorio determinavano il sequestro dell’intero stabile, delle relativa celle frigorifere, di circa una tonnellata e mezzo di carni di varia origine nonché di due furgoni che venivano sistematicamente utilizzati per il trasporto e la consegna agli acquirenti dei prodotti alimentari. Il valore commerciale complessivo di quanto sequestrato è pari a circa un milione di euro.
I due titolari delle imprese venivano segnalati alla competente Autorità Sanitaria per le violazioni amministrative e deferiti alla Procura della Repubblica di Cagliari per il reato di “frode nell’esercizio del commercio” in quanto venivano utilizzati marchi ed etichettature di altre aziende al momento dell’immissione dei prodotti alimentari nel mercato cagliaritano.
Sono in corso accertamenti finalizzati ad accertare la sussistenza di eventuali ulteriori irregolarità di carattere amministrativo dell’attività di commercio del materiale sequestrato nonché eventuali responsabilità connesse di soggetti coinvolti nel successivo smercio.