Il NAS di Cosenza, a seguito di un’attività ispettiva presso uno studio di medicina generale in una località del cosentino, ha scoperto che un medico di medicina generale si faceva sostituire da altro medico pensionato e invalido al 100%, evitando di retribuirlo alle tariffe di legge.
Ma le sostituzioni avvenivano in orari arbitrari e le visite ai pazienti eseguite nel salotto della propria abitazione, privo quindi di requisiti strutturali e con grave danno agli assistiti.
Ambedue i professionisti sono stati deferiti all’A.G. per abuso d’uffico e interruzione di pubblico servizio.
Il NAS di Livorno ha invece scoperto un “medico di famiglia” reo di aver iperprescritto, dal 2010 al 2014, farmaci come inibitori di pompa, antidepressivi e antibiotici iniettabili provocando un danno erariale, stimato in quasi 500mila euro, all’ex Azienda USL di Massa. Il comportamento del professionista è stato segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti per la Toscana.