Carabinieri NAS: oltre 14.200 ispezioni da giugno a settembre per contenimento Covid-19

Presentati oggi presso l’ Auditorium “Cosimo Piccinno” del Ministero della Salute i dati sulla campagna di controllo “ESTATE TRANQUILLA 2020”, realizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, d’intesa con il Ministero della salute, su un articolato programma di verifiche condotte dai Carabinieri NAS in ambito nazionale, finalizzato alla tutela della salute pubblica e alla sicurezza del consumatore. Sono intervenuti  il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Gen. C. A. Giovanni Nistri e il Comandante dei Carabinieri per la Tutela della Salute Gen. D. Paolo Carra.

 

Gli abituali controlli di “Estate Tranquilla” sono stati rinforzati da contestuali verifiche sull’attuazione delle misure di contenimento alla diffusione da COVID-19 in esercizi di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, riconducibili al distanziamento sociale e dei tavoli di consumazione, alla presenza di informazioni anti-covid per la clientela e alla predisposizione di prodotti igienizzanti all’interno dei locali, all’uso di mascherine da parte di operatori e avventori. Inoltre, nel corso delle oltre 14.200 ispezioni svolte da giugno a fine settembre è stata oggetto di controllo anche l’intera filiera commerciale dei dispositivi medici che ha consentito di individuare e sequestrare oltre un milione di mascherine facciali e dispositivi di protezione privi delle caratteristiche dichiarate, importate illegalmente, con false attestazioni di conformità e in assenza di indicazioni sul corretto impiego. Sono stati bloccati anche 46.500 confezioni di igienizzanti e presidi medici privi delle qualità vantate e senza autorizzazioni. L’attività di vigilanza è stata condotta anche sul web, che ha portato all’oscuramento di 60 siti e annunci su social forum che promuovevano la vendita di prodotti vantanti inesistenti proprietà curative anti-covid e farmaci vietati a causa dei gravi effetti collaterali.

Contestualmente alle attività di controllo del rispetto delle normative di contrasto alla diffusione epidemica, è stata effettuata anche la campagna tradizionalmente rivolta al monitoraggio, da giugno a settembre, di obiettivi riconducibili alla filiera alimentare e turistica (dalla produzione primaria fino agli agriturismi e alla ristorazione) nonché alla correttezza dell’offerta dei servizi sanitari e socio-assistenziali, mediante l’esecuzione di complessive 6.655 ispezioni nell’intero territorio nazionale.

Tra le aziende e strutture controllate, 1.833 sono risultate irregolari (pari al 28%) con il deferimento alle autorità giudiziarie di 386 persone e la contestazione di violazioni amministrative per un ammontare complessivo di 2 milioni 300 mila euro nei confronti di ulteriori 1.679 titolari e gestori.

Inoltre, 253 attività ed imprese di settore sono state oggetto di provvedimenti di sospensione, chiusura o di sequestro a causa di gravi carenze strutturali e igienico-sanitarie, mancanza di adeguate condizioni al funzionamento o risultate abusive. Nel medesimo contesto, i NAS hanno operato il sequestro di circa 44 tonnellate di prodotti alimentari non idonei al consumo.

Settore alimentare e turistico

In considerazione della situazione di emergenza sanitaria di questa estate, il dispositivo di controllo dei Carabinieri NAS è stato adeguato per affrontare la rinnovata realtà turistica al fine di garantire la massima cornice di sicurezza anche nella verifica dell’attuazione delle misure di contenimento. Gli obiettivi oggetto di verifiche hanno ricompreso stabilimenti balneari, villaggi turistici, discoteche, bar e gelaterie, dedicando particolare attenzione ai servizi di ristorazione e somministrazione degli alimenti, come i ristoranti, agriturismi, gastronomie e fast-food, inclusi i punti di ristoro presso la rete autostradale, e gli snodi ferroviari e aeroportuali. È stata dedicata attenzione, altresì, alla filiera dei prodotti ittici. In tali ambiti sono stati eseguiti 5.500 controlli, dei quali 1.625 hanno evidenziato esiti irregolari (1/3 degli obiettivi ispezionati). Sono state deferite all’autorità giudiziaria 154 persone e segnalati ulteriori 1.545 soggetti ritenuti responsabili di violazioni amministrative, per un ammontare complessivo di 2 milioni euro.

Gli interventi hanno determinato anche l’esecuzione di 235 provvedimenti sospensivi e di chiusura dell’attività imprenditoriale nei confronti di esercizi dediti alla ristorazione nonchè aziende del settore alimentare e turistico.

Le infrazioni più frequenti riguardano criticità igieniche dei locali, mancata applicazione delle misure di autocontrollo in materia di sicurezza alimentare, della tracciabilità degli alimenti, dell’etichettatura e l’inosservanza delle misure di contenimento e di sicurezza nei luoghi di lavoro. Sono state contestate anche violazioni penali per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e frode in commercio, per aver offerto alimenti congelati dichiarati come freschi o di minore qualità.

Nella sintesi dei risultati, si sottolinea il sequestro di 15.400 kg di prodotti ittici e di 1.570 kg di gelati e relative materie prime nonché l’intensità di irregolarità contestate nella ristorazione, pari al 35% degli obiettivi ispezionati, di cui 154 oggetto di chiusura dell’attività per gravi violazioni.

Settore assistenziale e sociale

L’altro settore cruciale nelle attività dei NAS nel periodo estivo sono le strutture sanitarie destinate all’emergenza – urgenza e all’accoglienza di anziani e disabili. Infatti, tali attività registrano, nel corso della stagione estiva, un incremento della domanda che può favorire un abbassamento dei livelli assistenziali e della qualità nell’erogazione dei servizi, tra cui un illecito aumento dei posti letto e una diminuzione del numero di operatori e della loro qualifica professionale. Agli ordinari accertamenti, si è aggiunta una vasta azione di prevenzione e verifica sulla corretta applicazione delle misure di contenimento alla diffusione epidemica da COVID-19, sia nell’ambito della gestione organizzativa e procedurale, sia sulla formazione degli operatori anche circa il possesso e uso dei Dispositivi di Protezione Individuale, elementi essenziali per tutelare la salute degli anziani e dei disabili, tra i più esposti alle conseguenze della malattia.

Nel corso di “Estate Tranquilla”, sono state eseguite 1.161 ispezioni, svolte senza preavviso, specie nei giorni festivi e in orari serali/notturni, al fine di prevenire e/o individuare carenze assistenziali e possibili episodi di assenteismo e abbandono di persona. Sono stati deferiti all’autorità giudiziaria complessivamente 131 gestori e dipendenti di cliniche private e convenzionate, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di mancata assistenza e abbandono di incapace, esercizio abusivo della professione sanitaria, detenzione di farmaci scaduti, irregolarità in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Ulteriori 206 irregolarità di natura amministrativa sono state rilevate per carenze strutturali e disorganizzazione degli spazi comuni e delle camere, a volte utilizzate oltre il limite della capienza per aumentarne indebitamente il numero di posti letto.

Nei controlli sono state individuate 208 attività non conformi alle normative, pari al 18%, dei quali 18 risultate gravemente irregolari o addirittura totalmente abusive.

Tra le operazioni condotte si segnalano:

Settore alimentare e turistico:

  • presso un agriturismo della provincia catanzarese sono stati sequestrati 4.500 kg di alimenti insudiciati, privi di tracciabilità e detenuti in locali abusivi, interessati da gravi carenze igieniche e con presenza di escrementi di animali. È stata disposta l’immediata chiusura dell’attività, stimata in euro 700.000 circa, e il deferimento del titolare all’Autorità Giudiziaria;
  • presso due distinti ristoranti di Venezia sono stati sequestrati 45 kg di alimenti scaduti di validità e deferito il gestore per frode in commercio per aver proposto agli avventori vino da tavola presentato come “Prosecco”;
  • ispezionata una gelateria del centro di Pescara, oggetto di un video diffuso su social network che mostrava la presenza di un roditore all’interno dell’esercizio. Riscontrate gravi carenze igienico-sanitarie e la presenza di escrementi di topo, che hanno determinato l’immediata sospensione dell’attività di gelateria;
  • in una discoteca all’aperto in provincia di Trapani, il NAS ha accertato l’inosservanza delle norme di contenimento per la diffusione del virus Covid-19 per mancato utilizzo di mascherine filtranti da parte dei circa 700 utenti e per inosservanza del distanziamento sociale. Disposta la sospensione immediata dell’attività di discoteca;
  • sanzionati i titolari di due ristoranti della costiera amalfitana per gravi mancanze in materia di igiene, eseguendo rispettivamente un provvedimento di sospensione dell’intera attività di somministrazione e di chiusura del deposito di alimenti annesso all’esercizio;
  • sequestrati nella provincia di Palermo tre depositi all’ingrosso di prodotti ittici e 4,8 tonnellate di prodotti della pesca: una tonnellata di mitili era detenuta in cattivo stato di conservazione, mentre 3,8 tonnellate, tra pesce spada, gamberi, calamari, molluschi e crostacei, sono risultati privi di indicazioni di provenienza. Il valore dei sequestri ammonta a 200 mila euro;
  • nel corso di un’ispezione presso una casa di riposo, i Carabinieri del NAS di Bari hanno individuato la presenza di due ratti nel deposito alimenti attiguo alla cucina, unitamente a gravi non conformità igienico sanitarie dei locali ed al cattivo stato di conservazione di alcune derrate alimentari destinate alla preparazione dei pasti per gli anziani. A conclusione dell’intervento è stato disposto un provvedimento di immediata chiusura di tutti gli ambienti relativi alla preparazione dei pasti con l’esecuzione delle operazioni di derattizzazione e bonifica che non risultavano effettuate da tre anni;
  • la titolare di un ristorante di Torino è stata deferita all’Autorità Giudiziaria per tentata frode in commercio in quando offriva ai clienti prodotti alimentari surgelati in assenza dell’indicazione sui menù giornalieri;
  • a seguito di un caso di intossicazione, è stata condotta un’ispezione presso un ristorante di Soverato (CZ) individuando una partita di vongole veraci mantenute in cattivo stato di conservazione. Nel corso del controllo sono stati individuati un deposito abusivo di alimenti e gravi carenze igienico tali da disporne la sospensione dell’attività ristorativa;
  • deferito all’Autorità Giudiziaria il titolare di una gelateria ubicata nella località turistica Isola Rossa in provincia di Sassari per avere esposto in vendita prodotti dolciari di produzione industriale dichiarandoli come di propria realizzazione artigianale;
  • denunciato per frode in commercio il gestore di una gelateria in provincia di Reggio Emilia per aver posto in vendita gelato al gusto “nocciola IGP del Piemonte” prodotto con nocciole prive di tale denominazione di origine;
  • a seguito di controlli dei NAS, chiusi un villaggio turistico di Catanzaro e uno stabilimento balneare di Ragusa per mancata attuazione delle procedure di contenimento alla diffusione del virus Covid-19, relativamente al controllo delle acque delle piscine e al distanziamento degli spazi comuni nonché per la presenza di gravi carenze igieniche e strutturali;
  • disposta la chiusura di una discoteca con annessa attività ristorativa in Modena a causa delle condizioni igienico-sanitarie degli ambienti, presenza massiva di insetti e alimenti privi di tracciabilità e scadenza;
  • nel corso di un controllo presso una trattoria ubicata sulla s.s. Aurelia nella provincia livornese, sono stati sequestrati 200 kg circa di alimenti detenuti in ambienti insalubri, anche con presenza di escrementi di roditore e in congelatori con guarnizioni vetuste ed in parte mancanti;
  • disposta la chiusura di una pescheria di Forte dei Marmi (LU) per aver mantenuto i locali di vendita e magazzino con sporcizia diffusa e pregressa;

Settore assistenziale e sociale:

  • scoperta una casa di riposo per anziani abusiva in provincia di Reggio Calabria, ricavata all’interno di un hotel in disuso. Il gestore e una dipendente, privi di alcun titolo professionale, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria per abbandono di persone incapaci ed esercizio abusivo della professione sanitaria. Denunciati anche 19 familiari o tutori degli ospiti per aver collocato gli anziani nella struttura, pur consapevoli dell’inadeguatezza ed illegalità della stessa. I 27 anziani presenti, sottoposti a tampone “covid-19” con esito negativo, sono stati trasferiti presso altre sedi;
  • in provincia di Viterbo è stato individuata una struttura socio sanitaria priva dei requisiti minimi di carattere strutturale, organizzativo e assistenziale. Il centro infatti era carente in figure mediche ed infermieristiche per assicurare i livelli essenziali di assistenza a favore degli ospiti anziani e non autosufficienti. La Regione Lazio, ha avviato il procedimento di sospensione dell’autorizzazione all’esercizio e dell’accreditamento istituzionale.