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Roma – “Con il volume “il mondo della pena diario di un lungo viaggio alla ricerca di un equilibrio tra sicurezza e diritti dell’uomo” il problema della pena è stato portato direttamente dentro le Università italiane e nelle Università di diversi paesi esteri. È stato raggiunto un traguardo importante e difficilmente pensabile. Con il muro di indifferenza e sospetto che in linea generale circonda l’esecuzione della pena, era difficile ipotizzare la realizzazione di una diffusione così rilevante di questo testo nell’ambito di tante Università e di tanti luoghi di ricerca.
Nell’ambito del diritto, vi era poi un ulteriore muro che riguardava sempre l’aspetto dell’esecuzione, ovvero il muro dell’esecuzione della pena intesa come questione di natura prettamente giuridica, il muro dell’esecuzione della pena intesa come questione che potesse essere oggetto di argomentazioni aventi una dignità di natura scientifica. Mentre nel diritto civile la fase dell’esecuzione, ovvero dell’esplicazione nella realtà, dei provvedimenti contenuti nei titoli e nelle sentenze, è sempre stata considerata di rilievo giuridico allo stesso modo delle fasi antecedenti all’esecuzione, nel diritto penale, invece, era percezione diffusa che i confini del diritto in linea di massima andassero a coincidere con la fine della fase processuale.
In linea generale, l’esecuzione della pena è stata sempre vista, quasi, come una fase extra giuridica, come se non facesse parte veramente del diritto, è stata sempre vista più che altro come un problema di sicurezza e come un problema di natura umana e sociale. Aver cagionato crepe profonde a questi muri, non potrà che far bene ai fini di una nitida comprensione e presa di coscienza di tutta la gravità del problema carceri, e quindi, ai fini dell’apporto di nuove energie e nuovi sforzi tecnici giuridici finalizzati al miglioramento della situazione. Inoltre, la diffusione del volume contribuirà alla formazione di una nuova classe di giuristi capaci di guardare allo stesso tempo e con una visione di insieme, tanto all’aspetto della sicurezza quanto all’aspetto dei diritti umani, senza alcun imbarazzo e senza che un aspetto possa implicare minimamente l’esclusione dell’altro.
Contribuirà alla formazione di una nuova classe di giuristi, attenti non solo al dato formale, attenti non solo a ciò che prevede la legge, ma attenti anche alla realtà, all’aspetto della concreta esecuzione, e quindi, alla formazione di una nuova classe di giuristi maggiormente desiderosi di adeguare la realtà alla normativa. Oltre a ciò la presenza del volume in molte Biblioteche di diritto di paesi esteri, contribuirà al rafforzamento degli aspetti di comparazione tra diversi sistemi penali, contribuirà alla comparazione tra le diverse criticità dei sistemi e tra le diverse soluzioni adottate o da adottare, stimolerà il confronto tra diverse metodologie di rieducazione e di reinserimento. Si segnala, quindi, che il volume in questione, risulta essere attualmente presente presso la Biblioteca della Corte Costituzionale, la Biblioteca della Camera dei Deputati “Nilde Iotti”, la Biblioteca Centrale Giuridica del Ministero della Giustizia, la Biblioteca dei Magistrati della Corte di Cassazione, la Biblioteca G. Tartaglione della Corte d’Appello di Napoli, la Biblioteca della Corte dei Conti, la Biblioteca del Consiglio di Stato, la Biblioteca dell’Università Luiss Guido Carli, la Biblioteca Giuridica Antonio Cicu dell’Università degli Studi di Bologna, la Biblioteca “G. Zanotto” – Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Verona, la Biblioteca di area Economico Giuridica dell’Università degli Studi di Foggia, la Biblioteca di Area Giuridica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, la Biblioteca di Giurisprudenza – Sezione Diritto Penale dell’Università degli Studi di Palermo, la Biblioteca dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani. Il libro in questione, risulta poi essere presente presso la Biblioteca della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, la Biblioteca della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, la Biblioteca della Scuola di Scienze Sociali – Sede di Giurisprudenza “P.E. Bensa” dell’Università degli Studi di Genova, la Biblioteca Giuridica Unificata dell’Università degli Studi di Perugia, la Biblioteca Centrale di Ateneo “Card. Attilio Nicora” dell’Università Lumsa di Roma, la Biblioteca interuniversitaria Cujas (Università Parigi 1 Panthéon-Sorbonne – Università Parigi 2 Panthéon-Assas) – Francia, la Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Harvard – USA, la Biblioteca delle Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Catania, la Biblioteca interdipartimentale di Scienze Giuridiche – sede Diritto Penale dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Inoltre, il predetto volume risulta essere presente presso la Biblioteca di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Brescia, la Biblioteca di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pisa, la Biblioteca di Diritto “Bodleian” dell’Università degli Studi di Oxford – Regno Unito, la Biblioteca di Diritto e Giurisprudenza “Lillian Goldman” dell’Università di Yale – USA, la Biblioteca di Giurisprudenza e Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, la Biblioteca Centrale “G. Marconi” del Consiglio Nazionale delle Ricerche, la Biblioteca di Giurisprudenza “Squire” dell’Università degli Studi di Cambridge – Regno Unito, la Biblioteca Europa – Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Trieste, la Biblioteca di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma, la Biblioteca di Diritto Pubblico – Sede di Diritto Penale dell’Università degli Studi di Padova.
In aggiunta, il predetto volume è presente presso la Biblioteca di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara, la Biblioteca “Norberto Bobbio” dell’Università degli Studi di Torino, la Biblioteca di Studi Giuridici e Umanistici dell’Università degli Studi di Milano – La Statale, la Biblioteca Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Cagliari, la Biblioteca di Area Giuridico Politologica “Circolo Giuridico” dell’Università degli Studi di Siena, la Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Pavia, la Biblioteca di Area Giuridica dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, la Biblioteca Istituto Max Planck per lo studio della criminalità, della sicurezza e del diritto – Friburgo – Germania, la Biblioteca Universitaria Giuridica dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Oltre a ciò, il libro in argomento risulta essere presente anche presso la Biblioteca di Scienze Sociali dell’Università degli Studi di Firenze, la Biblioteca Universitaria Alessandrina, la Biblioteca di Area Giuridica dell’Università degli Studi Roma Tre, la Biblioteca di Economia e Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo, la Biblioteca Giuridica “Pietro De Vecchis” della Banca d’Italia, la Biblioteca di Diritto “Jean Claude Colliard” (Università Parigi 1 Panthéon-Sorbonne) – Francia, la Biblioteca della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Heidelberg, Germania, la Biblioteca del Polo Centrale – Area delle Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Messina, la Biblioteca di Diritto “Robert Crown” dell’Università di Stanford, California, USA. Infine, il libro il mondo della pena è altresì presente presso la Biblioteca della London School of Economics and Political Science – Londra – Regno Unito, la Biblioteca della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Biblioteca di Diritto Arthur W. Diamond della Columbia Law School, New York – USA, la Biblioteca Giuridica della Berkeley University – USA, la Biblioteca dell’area di Giurisprudenza – Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, la Biblioteca Giuridica dell’Università di Camerino, la Biblioteca “Ezio Tarantelli” dell’Università degli Studi della Calabria, la Biblioteca della Scuola Normale di Pisa – Sede Capitano – Scienze sociali, la Biblioteca di Area Economica dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. È, quindi, auspicabile che la citata diffusione del volume, oltre a provocare delle crepe nei muri, possa poi servire anche alla costruzione di ponti, e più in particolare è auspicabile che a seguito della diffusione del volume possano poi crearsi le premesse e le condizioni perché sia in grado di sorgere un vero e proprio consorzio tra diverse Università italiane ed estere avente quale oggetto proprio lo specifico problema dell’esecuzione della pena”. Lo dichiara in una nota l’autore del volume, l’avvocato romano Giuseppe Maria Meloni, portavoce dal 2017 dell’iniziativa Piazza delle Carceri e della Sicurezza del cittadino, e già presidente dal 2006 al 2014, dell’Associazione Movimento Clemenza e Dignità.