“Quantomeno deludente il ministro Nordio nel respingere l’istanza di revoca del 41 bis per Alfredo Cospito. Eppure un’uscita ragionevole da questo vicolo cieco ci sarebbe stata”, così in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani. “L’alternativa l’aveva ventilata la stessa Procura nazionale antimafia ed è quella di riportare l’anarchico nel regime di alta sicurezza che, sebbene più lieve, avrebbe comunque garantito le cautele del caso senza la durezza incostituzionale del 41 bis.
Invece si continua ad alzare muro contro muro sulla pelle di una persona in sciopero della fame da oltre 100 giorni e che ha dichiarato che si lascerà morire. Da sempre condanniamo la violenza, per cui anche quella perpetrata da Cospito ma è innegabile che la sua resistenza ha sollevato e solleva la pesante coltre sullo stato delle carceri e della giustizia italiana. Lo Stato in nessun modo non può farsi aguzzino: il guardasigilli trovi una strada che rispetta i diritti di Cospito e di tutti i detenuti”, conclude.