Gli accordi internazionali e le procedure ministeriali riguardanti l’emergenza sul Coronavirus valide fino al 4 febbraio 2020 prevedevano che i passeggeri provenienti dalla Cina dovessero essere controllati soltanto negli aeroporti di primo sbarco. Così è stato, dato che il passeggero in questione è stato controllato a Dubai, all’arrivo del volo Shangai- Dubai, prima dell’imbarco per Catania.
Qualora, durante il successivo volo (Dubai-Catania), avesse manifestato sintomi tali da attivare la procedura sanitaria, questa sarebbe scattata all’atterraggio nello scalo catanese –previo avviso del comandante del volo alla torre di controllo- tramite attivazione del canale sanitario e trasferimento in ospedale con procedure di bio-contenimento. Non avendo i passeggeri mostrato alcun sintomo febbrile, la procedura di sbarco a Catania si è quindi svolta regolarmente, in ottemperanza alle procedure ministeriali e agli accordi internazionali.
Nel pomeriggio del 4 febbraio, una circolare del capo della Protezione civile e commissario per l’emergenza Angelo Borrelli, ha dato nuove indicazioni e protocolli per gli aeroporti: nei prossimi giorni, quindi, si attiverà una procedura intensificata, con squadre di volontari gestita dagli uffici periferici del Ministero della Salute che, in tutti gli scali italiani, controlleranno i passeggeri provenienti da voli internazionali mediante misurazione delle temperatura corporea.
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