La corsa, interrotta a Nicolosi dai carabinieri, avrebbe avuto un pubblico che si preannunciava numeroso vista l’alta posta in gioco: 50mila euro. Il responsabile diritti animali LNDC, l’avv. Michele Pezone, afferma: “Spesso il collegamento tra criminalità organizzata e scommesse clandestine è diretto. Rimarchiamo amaramente che le pene sono decisamente blande e inefficaci”
Catania – LNDC Animal Protection denuncia i responsabili della corsa di cavalli clandestina interrotta alcuni giorni fa dai Carabinieri a Nicolosi, in provincia di Catania. Le Forze dell’Ordine hanno sventato i preparativi di un evento che, con una somma in palio di 50mila euro, stava richiamando a sé un significativo pubblico, sequestrando il cavallo di nome ‘Divertiti’, ora in custodia giudiziale presso l’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia di Catania.
“Le corse clandestine di cavalli sono una piaga siciliana che non si riesce a estirpare”, commenta il responsabile diritti animali di LNDC Animal Protection Michele Pezone, che continua: “Sono uno dei fenomeni criminali più diffusi in tutta la regione, specialmente nella provincia di Catania e, molte volte, il collegamento con la criminalità organizzata che gestisce il business delle scommesse clandestine è diretto. Nonostante i tanti sequestri”, continua il legale LNDC, “queste corse continuano a svolgersi sulle strade pubbliche, a volte anche in pieno giorno. I cavalli non di rado finiscono poi per essere abbandonati o macellati abusivamente. Come sempre, dobbiamo amaramente rimarcare che le pene sono troppo blande e che occorre un radicale inasprimento delle sanzioni, per sperare di far cessare queste attività”.