CERCHIAMO CANDIDATI PER IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE 2023/2024

Pubblicato il bando per il Servizio Civile Universale 2023/2024. Quattro i posti disponibili per lavorare con Bambini senza sbarre Ets nel settore “Minori e giovani in condizioni di disagio o esclusione sociale”.

Bambinisenzasbarre cerca 4 giovani, tra i 18 e i 29 anni non compiuti, da inserire nel proprio organico. Il termine per presentare la propria candidatura scade alle 14:00 del 15 febbraio 2024.

  • La domanda deve essere presentata utilizzando lo SPID e collegandosi alla piattaforma DOL, allegando il CV. I percorsi di servizio civile inizieranno nel mese di maggio 2024.
  • L’Associazione Mosaico, incaricata della selezione dei candidati, organizza incontri online di orientamento facoltativi, a cui si può partecipare compilando questo modulo.
  • Bando e informazioni per candidarsi disponibili > QUI <.

Servizio Civile Universale 2023-2024

Il Servizio Civile offre la possibilità di vivere un’esperienza in enti pubblici e del privato sociale, con un impegno settimanale di 25 ore per 12 mesi con 102 ore di formazione. Un’indennità mensile di 507,30 €, 20 giorni di permesso e 15 giorni di malattia retribuiti e assicurazione.

Requisiti per partecipare al bando per la selezione in Servizio Civile:
età compresa tra 18 anni (compiuta entro la data di scadenza del bando) e 28 anni (cioè non deve aver compiuto 29 anni alla data di presentazione della domanda);
cittadinanza italiana, comunitaria, extracomunitaria con regolare permesso di soggiorno;
assenza di condanne per reati di violenza contro persone o per porto abusivo d’armi;
non aver già svolto un periodo di Servizio Civile.

Per informazioni, Associazione Mosaico, chiamando in orario d’ufficio i numeri delle sedi di:

Monza, tel. 039 9650 026 – mail info.monza@mosaico.org

Bergamo, tel. 035 254 140 – mail comunicazione@mosaico.org

Erba, tel. 031 679 0022 – mail info.erba@mosaico.org

Bambini senza sbarre Ets è impegnata da oltre vent’anni nella difesa dei diritti dei bambini e in particolare nella cura delle relazioni familiari durante la detenzione di uno o entrambi i genitori (sono 100mila i bambini che in Italia hanno un genitore in carcere e 2,2 milioni in Europa), nella tutela del diritto del bambino alla continuità del legame affettivo e nella sensibilizzazione della rete istituzionale e della società civile.

Lo Spazio Giallo nel carcere di Bollate

Bambinisenzasbarre è attiva in rete sul territorio nazionale col suo “Sistema Spazio Giallo” (>QUI<) operativo dentro e fuori dalle carceri. Opera direttamente in Lombardia (Milano, Bergamo, Lodi, Voghera, Vigevano, Pavia), in Toscana, Campania e Calabria e supervisiona le attività dei partner in rete a Brescia, Varese, in Piemonte, Marche, Basilicata, Puglia e Sicilia.

Lo Spazio Giallo nel carcere milanese di San Vittore

Il Sistema Spazio Giallo comprende fra le varie attività la creazione e la gestione, nelle carceri, dello Spazio Giallo, ideato da Bambinisenzasbarre. È uno spazio relazionale di ascolto e sostegno psicologico alle famiglie e in particolare ai bambini che entrano in carcere quotidianamente per incontrare il genitore, un’interfaccia con funzione di mediazione tra il mondo esterno e il carcere.

Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti
Firmata il 21 marzo 2014 dal Ministero della Giustizia, dall’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza e da Bambinisenzasbarre, rinnovata nel 2016,2018 e nel dicembre 2021, ha recepito l’importanza di questo progetto e raccomanda in 8 articoli che nelle carceri italiane siano presenti degli spazi dedicati ai bambini che vanno a trovare il genitore detenuto e altre contestuali raccomandazioni e linee guida (>QUI<).

Il rinnovo della Carta dei diritti dei figli di genitori detenuti nel dicembre 2021

La Carta riconosce formalmente i diritti di questi bambini, in particolare il diritto alla non discriminazione e alla continuità del legame affettivo con il proprio genitore in attuazione degli artt. 3 e 9 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20.11.1989).

Da allora Bambinisenzasbarre è impegnata nella diffusione e nel monitoraggio dell’applicazione delle linee guida della Carta negli istituti penitenziari italiani, partecipando al Tavolo nazionale di monitoraggio con Ministero di Giustizia e Autorità Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, organizzando e partecipando a seminari e convegni, creando una rete di attenzione nazionale di realtà istituzionali e del Terzo Settore e fornendo consulenza sui temi della genitorialità in carcere.

A rafforzare l’impatto della Carta – e del ruolo dell’Associazione a livello italiano ed europeo – si è anche imposta la Raccomandazione CM/Rec(2018)5, adottata ad aprile 2018 dal Consiglio d’Europa e rivolta al Comitato dei Ministri dei 47 stati membri. La Raccomandazione ha assunto come modello la Carta italiana per preservare i diritti e gli interessi dei bambini e ragazzi figli di detenuti, indicando Bambinisenzasbarre come ispiratore (>QUI<).

La Partita con mamma e papà

L’Associazione ha anche ideato e organizza dal 2015, Ets in collaborazione con il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, “La Partita con mamma e papà” (>QUI<).Un incontro, giocato negli istituti penitenziari italiani, tra i genitori detenuti e i loro figli, che ricade nell’annuale campagna Carceri aperte, che fa accedere negli istituti le famiglie a partecipare a un evento atteso e “relazionale”.

La Partita con mamma e papà offre la possibilità di giocare una partita con la mamma o il papà detenuti e il condividere questo momento ludico, normale per tutti gli altri bambini, risulta eccezionale per i figli dei genitori detenuti e le loro famiglie e rimane a lungo nella loro memoria.

La Partita con mamma e papà giunta nel 2023 alla settima edizione

Network

Bambinisenzasbarre fa parte del Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (Gruppo CRC), un network composto da più di 100 soggetti del Terzo Settore che si occupano attivamente della promozione e tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ed è coordinato da Save the Children Italia.

Bambinisenzasbarre è membro del network europeo COPE (Children of Prisoners Europe)e fa parte del consiglio direttivo. COPE promuove progetti e pratiche innovativi per garantire che i diritti dei bambini con genitori detenuti siano pienamente rispettati e che vengano intraprese azioni per garantire il loro benessere e un sano sviluppo. Attraverso la rete di partner europei attivi nel campo delle carceri, dei diritti dell’infanzia e del benessere dei bambini, ha lo scopo di aumentare la consapevolezza e promuovere un nuovo modo di pensare, agire e interagire su questioni riguardanti i bambini colpiti dalla reclusione dei genitori.