In occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno), il CISOM – Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta, sottolinea come la ricorrenza serva a rimarcare l’importanza fondamentale di garantire protezione e dignità a ogni individuo che cerca rifugio quando la propria vita è in pericolo.
I volontari del CISOM nei primi 6 mesi del 2023 hanno messo in campo 13 squadre sanitarie, composte da medici e infermieri, hanno pattugliato il mare a bordo di motovedette e Unità Navali maggiori della Guardia Costiera, pronte a intervenire prendendo parte a 222 operazioni di soccorso e salvando, insieme agli uomini e le donne della Guardia Costiera, 22.674 persone tra uomini, donne e bambini, impegnandosi nella valutazione delle condizioni mediche dei migranti e nel fornire cure urgenti ed eventuale supporto psicologico.
Il CISOM, insieme ai suoi medici e infermieri, da 15 anni è in prima linea nelle attività di salvataggio e primo soccorso, per offrire assistenza sanitaria altamente qualificata a bordo dei mezzi della Guardia Costiera a coloro che tentano la traversata del Mediterraneo. Le squadre sanitarie del CISOM sono addestrate per affrontare situazioni di emergenza e lavorano instancabilmente per garantire che ogni individuo riceva l’assistenza medica necessaria. “L’impegno del CISOM, insieme alla collaborazione con la Guardia Costiera e altre organizzazioni umanitarie, è di fondamentale importanza per affrontare la complessità e l’urgenza della crisi migratoria nel Mediterraneo. Attraverso il loro lavoro instancabile e la dedizione verso la dignità e il benessere di ogni individuo, il CISOM rappresenta una forza positiva che aiuta a placare la sofferenza e a offrire una speranza di futuro per coloro che affrontano sfide immense lungo il loro cammino” sottolinea il Delegato Straordinario Benedetto Barberini.
Il CISOM interviene anche in altre aree dove è urgente fornire soccorso, aiuto e conforto. Durante il conflitto in Ucraina, i volontari del CISOM hanno portato aiuto alla popolazione in fuga dalle zone di combattimento e, attraverso una mobilitazione rapida di risorse e competenze, il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta ha offerto assistenza sanitaria, cure mediche e supporto psicologico alle persone colpite dal conflitto. Un impegno che dimostra la capacità e la preparazione del CISOM nel rispondere tempestivamente alle emergenze umanitarie, ovunque si verifichino, rispondendo sempre al motto “Seduli in accurrendo, alacres in succurrendo”.
“Chi è costretto ad abbandonare tutto, porta con sé un peso doppio e opprimente: oltre a cercare rifugio dalle atrocità delle guerre interne e dalla violenza, molti provengono da regioni dove gli effetti devastanti del cambiamento climatico si manifestano in maniera evidente e spietata. – ricorda ancora il Delegato Barberini – La scarsità di risorse, le siccità, le inondazioni e la desertificazione mettono a dura prova le popolazioni, che si vedono costrette ad abbandonare le loro terre d’origine e cercare una speranza di vita migliore altrove. Il Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta si impegna a mitigare la sofferenza di coloro che affrontano tali sfide, offrendo un supporto umanitario cruciale e lavorando per garantire che ovunque venga preservata la sicurezza e la dignità di ogni individuo“.