La temperatura globale è aumentata di 0,8 gradi celsius e, se la situazione non dovesse cambiare, si potrebbe registrare una crescita di 1,5 gradi centigradi tra il 2030 e il 2052. Se il riscaldamento globale non si arresterà, nel 2100 il Pil mondiale subirà una variazione negativa del 23%.
Tuttavia, l’alzamento delle temperature non influenzerà tutto il mondo allo stesso modo: l’economia dei Paesi freddi come Svezia, Norvegia e Canada, sta registrando aumenti del Pil pro capite dal 25 al 34%. L’Italia è tra i paesi più vulnerabili: i cambiamenti climatici ridurranno il Pil pro capite italiano dello 0,89% nel 2030, del 2,5% nel 2050 e del 7% nel 2100.
Più di un quarto degli italiani (26,6%) considera il riscaldamento globale il problema più urgente relativo all’ambiente. Seguono: gestione dei rifiuti (20,7%), inquinamento atmosferico (16,4%), dissesto idrogeologico (11,3%) e problema energetico (11,2%). A giudicare più urgente una soluzione al riscaldamento globale sono i giovani tra i 18 e i 24 anni (34,3%), più del doppio rispetto agli over 65 (16,1%).
Riscaldamento terrestre. Un terzo non è disposto a cambiare abitudini o crede che non serva o che sia un problema troppo grande
Più di un terzo degli italiani (34,7%) è disposto a ridurre i consumi quotidiani per limitare il riscaldamento terrestre (nel 2018 erano il 23%,); un altro terzo (33,2%) crede possa servire se lo fanno in tanti tutti i giorni (41,1% nel 2018,); l’ultimo terzo (32,1%) si divide tra chi crede sia un problema troppo grande da risolvere attraverso i comportamenti dei singoli (17%; nel 2018 erano il 20,2%), chi è poco disposto a cambiare le proprie abitudini (9,7%; nel 2018 erano il 10,1%) e chi crede non serva a niente (5,4%; nel 2018 il 5,6%).
Usare lampadine a basso consumo è l’accorgimento preferito; quattro su dieci non vogliono rinunciare ai viaggi in aereo
Per ridurre i consumi molti sono disposti a utilizzare lampadine a basso consumo (79,4%), ad acquistare prodotti privi di imballaggio in plastica (74,4%), a ridurre l’uso dell’auto privata (72,2%), a usare meno i condizionatori d’aria d’estate (71%), e a consumare meno acqua quando ci si lava (70,1%). Meno apprezzata la possibilità di rinunciare il più possibile ai viaggi in aereo (59,7%), insieme all’acquisto di pannelli fotovoltaici per la propria casa (63,2%).