CODACONS A DI MAIO: INTERVENIRE ANCHE SU ACCISE

Calendar with euro bills.

Il Vicepremier Luigi Di Maio deve impegnarsi anche sul fronte della tassazione vigente in Italia sui carburanti, perché in caso contrario si concretizzerà una stangata a danno delle famiglie. Lo afferma il Codacons, che rivolge un appello al leader del M5S affinché siano tagliate le accise che pesano su benzina e gasolio.

 

“L’incremento dei prezzi di benzina e gasolio delle ultime settimane ha già portato al raddoppio del tasso di inflazione a maggio, passato dallo 0,5% all’1%, e determinerà un effetto domino con aumenti a cascata per una moltitudine di prodotti e servizi, comprese le bollette luce e gas – spiega il presidente Carlo Rienzi – Il costo dei carburanti, infatti, incide fino allo 0,5% sui prezzi dei prodotti trasportati su gomma, che rappresentano l’85% della spesa degli italiani, mentre le quotazioni del petrolio hanno effetti diretti sui prezzi dell’energia”.
Confrontando i listini ufficiali del Mise, rispetto allo stesso periodo del 2017 la benzina costa oggi il 10,4% in più, mentre per il diesel i rincari raggiungono il +13,7% – analizza il Codacons – Questo significa che un pieno di benzina costa oggi 7,75 euro in più rispetto allo scorso anno, spesa che sale a +9,15 euro per un pieno di gasolio.
Tra aumento dei costi di rifornimento e incremento dei listini al dettaglio per i prodotti trasportati, ogni famiglia italiana rischia di subire una stangata media da +415 euro su base annua, senza contare i possibili rialzi delle bollette luce e gas, che saranno decisi dall’Autorità di settore.
“Per tale motivo ribadiamo a Di Maio la necessità di intervenire sulla tassazione che oggi pesa in modo insostenibile sui prezzi dei carburanti attraverso accise inserite dai governi al solo scopo di utilizzare gli automobilisti come bancomat” – conclude il presidente Carlo Rienzi.