E’ stato presentato all’Antitrust e al Ministero dei Trasporti l’esposto del Codacons contro il caro-biglietti nei trasporti aerei e ferroviari. Nell’atto dell’associazione si chiede all’Autorità di indagare sui rincari dei voli nazionali, letteralmente schizzati alle stelle dopo il Dpcm del Governo su Natale che, come noto, vieta gli spostamenti a partire dal 21 dicembre.
Alcune compagnie aeree avrebbero infatti approfittato dello stato di necessità degli utenti che devono spostarsi prima del 20 dicembre per raggiungere la propria residenza per triplicare le tariffe, eliminando dal mercato i biglietti a prezzi scontati e le tariffe più convenienti.
Una pratica che – scrive il Codacons nell’esposto – risulta scorretta ai sensi del Codice del Consumo in quanto esercita un indebito condizionamento sul consumatore che è indotto a pagare una prezzo molto più alto per effettuare degli spostamenti permessi fino al 21 dicembre.
In merito al settore ferroviario, il Codacons segnala prezzi alle stelle per spostarsi il 20 dicembre dal nord al sud Italia: per andare da Milano a Salerno si arriva a spendere oltre 152 euro; 183,45 euro per raggiungere Bari partendo da Torino; 198,30 euro per andare da Milano a Reggio Calabria e addirittura 211,50 euro da Torino a Reggio Calabria.
All’Antitrust e al Ministero dei trasporti l’associazione chiede di indagare sulle tariffe aeree e ferroviarie praticate al pubblico a ridosso del Natale, con particolare riferimento alla sparizione di offerte, sconti e promozioni in vigore sia nel periodo pre-Covid, sia prima dell’emanazione dell’ultimo Dpcm del Governo sul Natale.