CODACONS: PREZZI CARBURANTI ANCORA TROPPO ALTI. VIGILARE ANCHE SU LISTINI DI SUPERMERCATI E NEGOZI ALIMENTARI

Mentre il petrolio continua la sua discesa, attestandosi oggi a 31,11 dollari al barile (greggio Wti) e il Brent perde il 5,62% portandosi a 33,78 dollari, i prezzi di benzina e gasolio alla pompa rimangono ancora troppo alti, con evidenti danni sia per chi, per esigenze lavorative, è costretto a spostarsi in auto nonostante l’emergenza coronavirus, sia sui prezzi dei prodotti trasportati.

Lo denuncia il Codacons, che lancia anche l’allarme su possibili speculazioni dei prezzi legate alla corsa agli acquisti che si sta registrando in queste ore in Italia nei supermercati e nei negozi alimentari.
“A fronte del crollo del petrolio i listini dei carburanti scendono in modo estremamente lento, con il prezzo medio della benzina ancora superiore a 1,5 euro al litro – afferma il presidente Carlo Rienzi – E’ noto che le imposte hanno un peso rilevante sul costo dei carburanti, e raggiungono il 64% su ogni litro di carburante venduto in Italia, ma al netto di Iva e accise i listini alla pompa possono e devono scendere ulteriormente”.
Il rischio inoltre è che la corsa agli acquisti che si registra in queste ore nei supermercati e nei negozi alimentari e sul web dia vita a speculazioni sui prezzi come effetto della maggiore domanda di beni alimentari e igienico-sanitari da parte delle famiglie spaventate dall’emergenza in corso – aggiunge il Codacons – Per questo chiediamo al Governo di avviare controlli in tutta Italia, disponendo sanzioni severe verso chi approfitta del coronavirus per alzare i listini al dettaglio.