Ben 9,9 milioni di italiani hanno deciso di trascorrere almeno un giorno fuori casa durante le festività natalizie e di fine anno con leggero calo del 3% rispetto allo scorso anno.
E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ per le partenze nelle festività di Natale dalla quale si evidenzia un deciso orientamento a rimanere in Italia, scelta quest’anno come meta dal 73% dei vacanzieri. La spesa media sarà di 407 euro per persona con un calo dell’1% rispetto allo scorso anno e si accorcia ad una media di cinque giorni la durata media della vacanza natalizia con – sottolinea la Coldiretti – il 34% che starà fuori tre giorni al massimo, il 48% dai quattro ai sette giorni, il 16% da otto a quindici giorni e il restante 2% ancora di più.
Il 54% ha scelto di alloggiare in case proprie, di parenti e amici o in affitto mentre il 37% preferisce l’albergo mentre tengono le formule alternative come bed and breakfast e agriturismi.
La stragrande maggioranza dei vacanzieri (55%) prenota le ferie da solo, soprattutto attraverso internet, – continua Coldiretti – mentre solo un 18% si affida a tour operator e agenzie viaggi e un 3% lascia fare ad altri. Ma c’è anche uno zoccolo duro di “coraggiosi” (24%) che sceglie di partire senza prenotare. Sul podio delle destinazioni – continua la Coldiretti – salgono con il 33% le località d’arte seguite con il 28% la montagna e il resto si divide tra terme, mare e campagna.
Sono poco più di 800mila – stima la Coldiretti – i vacanzieri che per Natale e/o Capodanno hanno scelto l’agriturismo alla ricerca di riposo e di tranquillità lontano dalle preoccupazioni. La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo resta – continua Coldiretti – la qualità più apprezzata degli agriturismi italiani che si confermano infatti come la più valida alternativa ai pranzi e ai cenoni casalinghi delle feste.
Nel tempo gli agriturismi italiani hanno però qualificato notevolmente la propria tradizionale offerta di alloggio e ristorazione con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, come l’equitazione, il tiro con l’arco, il trekking o attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici, ma anche corsi di cucina e wellness.
In Italia – precisa la Coldiretti – sono presenti 23406 aziende agrituristiche autorizzate, con una tendenza a differenziare la tipologia delle attività offerte con pacchetti integrati: 8.225 aziende svolgono sia alloggio sia ristorazione, 10.757 offrono oltre all’alloggio altre attività agrituristiche e 1.987 propongono tutte le quattro tipologie agrituristiche (alloggio, ristorazione, degustazione e altre attività). Con gli arrivi di fine anno – conclude la Coldiretti – le presenze dei clienti negli agriturismi si stima ammontano al valore record di circa 13 milioni nel 2018.