Una situazione stagnante in attesa del Natale con offerte e promozioni che favoriscono gli acquisti, con una stima per quest’anno di 541 euro a famiglia in aumento del 3%. E’ quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Deloitte nel commentare l’andamento del commercio al dettaglio dell’Istat con vendite che a ottobre 2018 sono pressoché ferme in valore su settembre (+0,1%) mentre sono cresciute rispetto a ottobre 2017 dell’1,5%. Un sintomo delle difficoltà, ma anche il risultato – sottolinea la Coldiretti – di una tendenza per quanto possibile a rimandare gli acquisti per avvantaggiarsi delle condizioni più favorevoli delle feste, ma anche dell’arrivo delle tredicesime.
L’aumento del budget per Natale – continua la Coldiretti – riguarda tutte le categorie di spesa che è destinata, nell’ordine, per il 40% ai regali, per il 26% al cibo, per il 22% ai viaggi e per il 12% ai divertimenti al cinema, al teatro, nei concerti o nelle discoteche. L’Italia quest’anno – precisa la Coldiretti – si classifica al quarto posto tra i Paesi Europei dove si spende di più per il Natale, preceduta solo da Gran Bretagna con 646 euro, Spagna con 600 e Austria con 542 euro a famiglia. I regali sono la principale voce di spesa degli Italiani che sotto l’albero cercano – precisa la Coldiretti – cose utili. All’interno della famiglia, tra i parenti e gli amici, si preferisce scegliere oggetti o servizi a cui non è stato possibile accedere durante l’anno.
Tra i regali più gettonati, tecnologia, abbigliamento, libri, prodotti di bellezza e l’enogastronomia in deciso aumento anche per l’affermarsi di uno stile di vita attento alla riscoperta della tradizione a tavola, che si esprime con la preparazione fai da te di ricette personali per serate speciali o con omaggi per gli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizione. Da segnalare – afferma la Coldiretti – la preferenza accordata all’acquisto di prodotti Made in Italy anche per aiutare l’economia nazionale e garantire maggiori opportunità di lavoro a sostegno della ripresa. La maggior parte della spesa natalizia (67%) viene fatta nei negozi, ma cresce del 14%, rispetto all’anno scorso, l’on line. In particolare per i regali e i viaggi prevale l’on line mentre per le attività ricreative e soprattutto per il cibo vince nettamente il cosiddetto offline.
Resistono i tradizionali luoghi di consumo, ma un successo – continua la Coldiretti – viene rilevato per i mercatini che per le festività si moltiplicano nelle città e nei luoghi di villeggiatura e che garantiscono spesso la possibilità di trovare regali ad “originalità garantita” al giusto prezzo. Un orientamento che riguarda anche l’alimentazione con la ricerca di prodotti del territorio da acquistare direttamente dal produttore nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica dove spesso – conclude la Coldiretti – si realizzano show cooking degli agrichef per aiutare la riscoperta delle ricette natalizie del passato.